Dopo il giro della Marzola di ieri non ero molto motivato. (Alle terre rosse, a quota 1200, la poca neve era scomparsa e si avanzava con fatica nel terreno molle non più gelato: uno scenario tardo primaverile. Per non parlare della pioggerellina leggera che mi ha accompagnato per tutta la discesa)
Avevo già deciso per una seconda dormita e un'altro comodo giretto vicino a casa quando sono stato invitato per andare a sciare. Viste le previsioni di scarsa visibilità e di peggioramento con nevicate già a mezzogiorno, avevo quasi deciso di rinunciare. (anche perchè la neve è venuta alta e fuori del bosco, se non c'è visibilità, lo sci non è proprio divertente) Poi ho accettato più che altro per fare un giro in compagnia, con aspettative più che basse un pò rimpiangendo la dormita del giorno prima. In val d'Adige, alle 6.30, c'erano 5 gradi e la neve, quando si intravedeva tra le nebbie, pareva alta e poca. A Vipiteno 2 gradi e ancora prati, ma la neve pareva più vicina. In val Racines, alla partenza degli impianti, una spolverata ma una coda di "scialpinisti" che già prima delle 8 salivano la pista. (Non era esattamente di buon auspicio). Un pò più avanti, inizia un piccolo strato di neve e. al posteggio, è più che sufficiente per salire la forestale. Dove finisce si sale per un piccolo tratto di bosco che ci fa preoccupare per le solette in discesa (poi scenderemo senza danni) e, al limite del bosco, magicamente una bella sequenza di prati magicamente ricoperti di polvere abbondante che salgono verso la nostra cima. Il tempo è ancora buono e arriviamo in cima (verso le 9.40) ancora con buona visibilità con solo 3 persone davanti. (che ci hanno gentilmente aperto la traccia). Ad ovest si vedono le prime nuvole che arrivano veloci e allora ci buttiamo rapidamente sulla prima discesa. Bellissima: ottima polvere, decisamente la migliore di questa povera stagione. Peccato per la visibilità che non era come in salita, ma la neve era così bella che si sciava perfettamente. Al margine del bosco la neve tendeva a cedere e allora ci siamo fermati a ripellare per una seconda salita, giusto poco prima di veder sbucare un numero spropositato di scialpinisti. Durante la seconda salita la visibilità peggiora e, arrivati in cima, decidiamo di scendere prima di venir raggiunti dalla massa che ci avrebbe arato tutti i pendii. Degna conclusione: un'ottima pasta alla pastora al Gasthof in fondo alla valle e alle 14 e 30 siamo già a casa sotto una pioggia che spero a Racines cancelli le nostre tracce. Fortuna che mi hanno tirato fuori casa: mi sarei perso quella che per ora è stata la migliore sciata 2017!
Alle 8.15 al posteggio c'era ancora posto.
Spunta il Tribulaun
Sopra: la folla partita dopo arerà completamente i pendii
Sotto: la seconda volta in cima la visibilità è già calata drasticamente
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