domenica, agosto 06, 2017

Tromba d'aria a malga Ravetta


Tranquilla passeggiata ai laghi di Rava che poteva andare a finire male. Partiti con tempo buono e caldo opprimente siamo saliti dal rifugio Spiado alla malga Fierollo e alla malga Rava di sotto. Dopo una pausa per rinfrescarci nella fontana sempre con un gran caldo siamo ripartiti alla volta dei laghi ormai convinti che gli annunciati temporali fossero ancora lontani. Poco sotto il primo lago il cielo si è fatto scuro e si sono sentite le prime gocce. Forse la fiacca dovuta alla calura mi ha aiutato a decidere di ritornare indietro. Nei pressi della malga Ravetta di sotto ha iniziato a piovere e si sono sentiti i primi tuoni. Abbiamo scampato la prima mezzora di diluvio nella malga piuttosto malmessa. Alla prima pausa abbiamo deciso di scendere alla malga Rava di sotto più in basso e con un locale confortevole. Arrivati, dopo neanche 3 minuti il cielo si è oscurato, è partito un vento fortissimo che faceva volare in aria grossi rami e ha iniziato a grandinare con un drastico calo della temperatura che ho apprezzato moltissimo dopo il terribile caldo dei giorni scorsi. Dopo più di due ore nascosti nella malga, il cielo si è riaperto e siamo scesi a valle. 5 minuti sotto la malga il disastro: un migliaio di metri quadri di bosco di abeti spezzati a metà come fiammiferi: trovarsi lì in mezzo al momento sbagliato sarebbe la fine.






 Primo temporale al riparo della malga Ravetta




 Seconda intensissima bufera dalla malga Rava

 Disastro sul sentiero dopo la bufera


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