Seconda pausa nelle piogge incessanti e con cielo bigio, incurante del rischio dell'ennesima lavata, salgo a Pinè a vedere i danni. Vista l'esperienza di Levico salgo per asfalto. Anche la provinciale da Canzolino a Montagnaga è ancora chiusa. Salgo da Bus: la strada è stata appena sgomberata ma ai lati si vedono subito numerosi alberi abbattuti. Passare dal Laghestel impossibile. Torno sulla provinciale e passo da Poggio dei Pini: alberi di traverso e case con l'intonaco rovinato dalla bufera danno l'idea di un teatro di guerra. A Miola il dosso sembra che sia stato passato da un enorme pettine: rimangono in piedi pochi tronchi sramati dalla bufera. Su Costalta enormi strisce di alberi a terra. Ma il peggio è verso Bedolpiano dove il paesaggio ricorda un bombardamento. Ritorno dalla Faida per la strada appena sgomberata da innumerevoli tronchi e provo a scendere verso il Riposo. Forse perchè la strada è stata già rovinata dalla tromba d'aria dell'anno scorso, si passa fino quasi in fondo dove la carreggiata è completamente ingombra di tronchi d'abete. Riesco a scendere a valle dalla scarpata ripida. (Non facile con bici e terreno molto scivoloso) Provo ad andare verso Viarago ma anche qui non si passa. Non resta che rientrare per la provinciale.
Disastro a MiolaIl ristorante al Mas
Dosso d Miola
Sopra Sternigo il profilo degli alberi sramati
La passeggiata lungo lago ancora piena di tronchi
Il dosso di Miola passato dall'uragano
A Bedolpiano non si riesce ad arrivare
Lungo la strada che dalla Faida scende al Riposo
Nessun commento:
Posta un commento