Oggi gran caldo ma, la mattina ancora accettabile. Salendo da Vignola verso il Compet c'era ancora una bella frescura nonostante l'ombra sia notevolmente diminuita per gli schianti. Sopra Vetriolo un disastro: strada chiusa per lavori forestali ma riesco comunque a passare, Oltre Malga Masi, per evitare gli schianti c'è una nuova mulattiera ripidissima, fattibile in sella solo con la e-bike. Il sentiero della prima guerra mondiale è uno splendore di rododendri e, anche sulla spalla dell'Oscivart dove ci sono degli schianti, è stato sistemato. Si arriva al Parol senza problemi e anche la discesa, all'inizio, non è danneggiata. Arrivati nel bosco, inizia il disastro. Gli alberi di traverso sono tantissimi e non c'è che abbandonare il sentiero e scendere a piedi con mezzora di ravanata fino alla forestale sotto. Poi si prosegue senza intoppi fino in valcava (le forestali sono state sgombrate, ma tutt'intorno un macello). La salita verso l'Erdemolo è fattibile in sella fin dove inizia il sentiero. Qui, con un centinaio di metri di dislivello a spinta, si arriva al lago di Erdemolo dove un fantastico bagno fresco lava via la fatica. La discesa è molto impegnativa ma fattibile in sella al 90% con gran soddisfazione. Ho anche provato il sentiero sotto il posteggio (parte con una serie di gradini di legno): una degna conclusione. Rientro poi per la ciclabile dove sono ancora ben visibili i danni dell'alluvione, ma si passa senza problemi. In valle un'afa mortale che ne 4 palle di gelato ne un lungo bagno a Caldonazzo sono riusciti a mitigare.
Splendore di rododendri sul sentiero della prima guerra mondiale
Danni sotto il versante nord dell'Oscivart
Il Parol
Lungo tratto impraticabile: percorso da evitare fino a sgombero del sentiero
Disastri in Valcava
Salendo verso l'Erdemolo, sullo sfondo, la Portela
Fantastica frescura
Bagno caldo senza soddisfazione a Caldonazzo
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