martedì, novembre 17, 2020

Carega elettrico

 Alla salita precedente mancava qualcosa. Forse i lunghi tratti a spinta, forse un pò troppa fatica, forse il panorama, visto che proprio quando siamo arrivati in cima sono arrivate le nebbie. Fatto sta che quando mi hanno chiesto di ripeterlo in bici elettrica solo 3 giorni dopo con previsioni fantastiche ho subito accettato con entusiasmo. Siamo saliti tranquilli sulla lunga forestale iniziale per risparmiare batteria per dove le pendenze richiedono un aiuto più corposo. Salire montato gran parte della val del gatto è stato entusiasmante. Passati sul versante della val dei Ronchi, sul lungo traverso verso baita Sinel, ogni tanto il terreno costringe a brevi tratti a spinta, niente rispetto a 3 giorni prima. Oltre baita Sinel, con le gambe non provate dalla fatica, si sale godendo appieno il fantastico panorama, dal Garda al mare. In cima sole e niente aria ed è stato bellissimo iniziare la discesa senza essere troppo stanchi e senza quel senso di gelo che dà un'idea di fragilità in caso di caduta di quando si scende semicongelati nella nebbia. Insomma, la soddisfazione di salire con le proprie forze è stata largamente compensata dal maggior godimento del giro.








































































Traccia




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