Per evitare la salita dalla gola di Toblino (troppo ripida se innevata) siamo saliti da Santa Massenza verso Lon. Alla partenza gran vento freddo: siamo arrivati quasi a Lon prima di scaldarci. Poi, col vento alle spalle, siamo saliti senza problemi fino a Ranzo. Lì, visto l'innevamento scarso, appiamo deciso per il sentiero di san Vili. C'è un pò di neve, ghiacciata dove pestata, ma le gomme hanno tenuto e si è potuto percorrere il sentiero tutto in sella. Girati all'ombra molto più freddo e più bianco, ma i un attimo si arriva a Deggia dove la salita si fa più sostenuta e ci si scalda bene. Passando da Nembia abbiamo visto il lago perfettamente secco e, poi Molveno spaventosamente vuoto per i lavori. Sembra una catastrofe ecologica: livello 50 metri sotto il normale e nuvole di polvere grigia che hanno ingrigito la neve intorno. Dopo il giro del lago siamo ritornati a Deggia e, seguendo il percorso del San Vili, abbiamo continuato fino al ponte Balandino e siamo rientrati per la ciclabile tutta imbiancata da due dita di neve. Alla fine 55 Km e oltre 1500 metri di dislivello che, sarà per il freddo o per l'attrito dei tratti innevati, mi sono sembrati abbastanza.
Panorama dalla strada di Ranzo
Sul sentiero San Vili sopra le gole del Limarò
le gole del Limarò
Il lago di Nembia desertificato
la neve ingrigita dalla polvere di Molveno
Il lago di Molveno quasi in secca
Pausa pranzo al bar chiuso
Il ponte Balandino
Qui la traccia Wikiloc
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