Dopo il temporale e l'acquazzone fino a 2000 metri di questa notte pensavo di fare un giorno di riposo. Poi, verso le 10, fra le nuvole basse sembrava di vedere qualche spazio di azzurro. Sono partito con scarsissime aspettative con l'idea di andare a vedere l'entità dei danni provocati dalla pioggia. La strada sopra malga Brigolina era scavata dall'acqua e al posteggio era tutto fradicio. Saliti dai sentieri la neve, dove già battuta, portava a sufficienza. Oltre la metà, dove si attraversa la strada per le viote, c'è stato un pò di rigelo e ha fatto una spruzzata di neve nuova bagnata che ha cancellato le vecchie tracce e reso più bianco e omogeneo il pendio. In cima solito vento e siamo scappati rapidi perchè si avvicinavano nuvoloni neri temporaleschi. La discesa fuori pista sotto una pioggia di palline ghiacciate fino a metà e poi lungo la pista perfettamente tirata ma con l'impianto misteriosamente chiuso. Tutto sommato, direi che dai 1500 metri fino alla quota del pericolo valanghe (da noi ben sopra i 2000) si può sciare con soddisfazione con condizioni primaverili.
Torrente prima della pista non attraversabile senza bagnarsi i piedi: decidiamo di salire per il sentieroUn albero di traverso rimasto dai venti di quest'estate
Anche la discesa del Palon sud è in buone condizioni
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