lunedì, gennaio 21, 2019

Punta Lavine

Dopo una notte passata a sognare super improbabili nevicate

Sveglia alle 6 per vedere l'eclissi di luna e, già che c'ero, anche se ero da solo, ho deciso di andare a sciare.


Viste le notizie di neve in cima alla val Sarentino, ho pensato di andare a vedere. Salendo la valle in macchina la neve sembrava poco più di zero e iniziavo a pentirmi di non essere andato in Austria. Poi, magicamente, dopo Riobianco la neve aumenta improvvisamente e ad Asten, dove si parte, non è tanta come in Austria, ma più che sufficiente e di ottima qualità. Parecchie tracce del giorno precedente ma oggi (lunedì) sono solo in tutta la valle.  -11 °C alla partenza, salgo rapido su ottima traccia senza sudare. La Punta Lavine per me incute sempre un certo rispetto: proprio qui nel 1984 sono rimasto sotto la mia prima valanga,


e anche l'anno scorso, proprio qui c'è stato un incidente mortale



Nella piana di malga Tramin la temperatura diminuisce ulteriormente e si deve aumentare il passo per non avere freddo. Sempre gelido e all'ombra fino all'antecima e anche al sole non si sta molto meglio. Giornata bellissima ma non si riesce a stare in cima più  di un quarto d'ora. La discesa all'inizio con attenzione perchè sotto la polvere si sente la neve durissima e la pendenza è notevole, poi perfetta fino in fondo. Parecchie tracce ma ancora molto spazio per farne di nuove.

Verso il Pennes

Il Corno Bianco
Corno di Tramin

Corno Bianco
Ghiaccio affiorante
Appare la punta Lavine
Corno di Tramin





Wilde Kreuz
Tribulaun


Verso Valdurna pessime condizioni




Cima Libera
Le Odle
Corno di Tramin


Masi al sole all'arrivo ma ancora -5°

Traccia

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