martedì, febbraio 27, 2024

Patagonia: diciottesima tappa

 Da El Chalten alla Leona. Pioviggina e abbandoniamo El Chalten con calma visitando l'ente parco e cercando di intravedere le montagne oggi nascoste fra le nuvole. All'inizio un vento impetuoso ci spinge senza fatica su rette asfaltate interminabili in mezzo al nulla. Ogni tanto si vede a destra il lago Viedma. Ai lati della strada si vede qualche guanaco. Un paio saltano la recinzione e uno viene investito da un'auto che sfrecciava. Il guanaco muore dopo poco, l'auto esce di strada col parabrezza e una portiera distrutti. Per gli occupanti solo uno spavento e, spinta l'auto in strada riescono a ripartire. Purtroppo non sarà l'unico guanaco morto. Man mano che andiamo avanti ogni tanto ne vediamo uno morto sulle recinzioni. Quando tentano di saltare rimangono con le zampe anteriori da una parte e le posteriori dall'altra e, inspiegabilmente rimangono incastrati e fanno una gran brutta fine, vittime della mania delle recinzioni della Patagonia. Per tutto il nostro percorso, anche nei posti più remoti e improbabili, abbiamo visto km di recinzioni con la sola eccezione dei parchi naturali. Arriviamo tranquilli alla Leona con solo qualche tratto di vento contro e ci sistemiamo in un ottimo parador lungo il fiume dove ci danno anche cena e colazione.


































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