Partiti da Obereggen siamo saliti al Forcellone (senza rischiare di perdere tempo sulla forcella Anita). Poi al Cimon del Latemar. Scesi alla base abbiamo puntato alla forcella dei Camosci e poi alla Cima Valsorda. Scesi verso sud ci siamo raccordati alla discesa di domenica.
Ottimo rigelo, anche se non è stato freddo come domenica.
In compenso: nessuno in giro, solo un camoscio: il privilegio di sciare in un giorno di lavoro!
La forcella Anita non era tracciata e non sapevamo bene dove passare: sarà per la prossima volta.
La nebbia in valle nasconde a chi è rimasto in città la giornata fantastica.
Il pendio che ci aspetta: a occhio saranno 40 gradi: speriamo non sia troppo duro...
Il corno d'Ega salito domenica
In lontananza la cima Valsorda e a destra la forcella dei Camosci.
Panorama verso le Pale e il Lagorai orientale: a destra cima Cece
Il canale di accesso al pendio superiore
Dalla cima verso il catinaccio
Catinacci
La vertiginosa parete nord.
Marmolada
Discesa su firn commovente
Sci ai piedi anche nel canale
Sotto la forcella dei camosci era molto caldo e per sicurezza siamo passati uno alla volta.
Ultimo tratto ripido a piedi
Arrivo in cima valsorda
Fantastica discesa verso la Absam
Sciatore con attrezzatura inadeguata.
E poi la giornata finisce con birre e un fantastico tagliere di speck che ha indotto il vegano ad abiurare le sue convinzioni. (sono in attesa di foto compromettenti)
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