Fino all'ultimo ieri sera sono rimasto indeciso fra la sicurezza di un giro in bici e l'incertezza di tentare una sciata con le previsioni non proprio favorevoli. Avevo già quasi deciso di non rischiare una fregatura quando una telefonata del Motivatore mi ha convinto: bisogna osare: meglio nella polvere che nel fango! E ha avuto più che ragione. Non s'è visto il vento, abbiamo preso anche un pò di sole (che in valle non si è visto), neve perfetta è più che sufficiente per scendere sci ai piedi fino alla macchia.
La cascata gocciolava già alle 9 e 30, però, almeno il ghiaccio si è formato.
Il Cevedale è stracarico di neve, molto di più dell'anno scorso nello stesso periodo: ci ha tentato, ma abbiamo preferito, prudentemente, andare alla Marmotta
Sotto il Vioz: anche la vedretta rossa sembra in condizioni buone.
Il ghiacciaio del Careser
Al secondo giro sono arrivate un pò di nebbie: siamo stati puniti per l'ingordigia
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