In attesa della fantastica nevicata del fine settimana che dovrebbe risolvere questa triste stagione (ma arriverà davvero?), anche questa volta non esitiamo a fare un lungo viaggio. Visto il caldo dello scorso fine settimana puntiamo sulla trasformata. Nevischia dal mattino e la giornata non promette niente di buono. Anche in val Scaleres la neve è poca ma, subito dopo il posteggio parte una forestale innevata che permette di raggiungere dei bei prati da dove si può sciare. Fuori dalla vegetazione si entra nella nebbia: nevica e tira vento. La cresta da un lato è spazzata dal vento, dall'altro presenta grosse cornici. Visibilità nulla: capiamo di essere arrivati in cima perchè ad un tratto, nella nebbia, appare un'enorme croce. La discesa, contro ogni aspettativa, è bellissima. Prima per un canale che ci permette di evitare i sassi della cresta e poi per pendii aperti e, per finire, un bel boschetto di cirmoli radi. Tutti d'accordo, decidiamo di risalire per fare un'altra sciata. Anche questa volta è valsa la pena andare fino in Alto Adige.
Si consiglia una sosta di ristorazione in centro al paese (c'è solo quel ristorante) e di assaggiare una specialità unica: gli Schalderer Krapfen una zuppa di patate e erba cipollina accompagnata da una corona di piccoli krapfen ripieni di patate e rucola, piatto tipico della valle.
Si consiglia una sosta di ristorazione in centro al paese (c'è solo quel ristorante) e di assaggiare una specialità unica: gli Schalderer Krapfen una zuppa di patate e erba cipollina accompagnata da una corona di piccoli krapfen ripieni di patate e rucola, piatto tipico della valle.
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