Giornata bigia fin dal mattino e con previsioni di ulteriore peggioramento al pomeriggio. Sono partito con calma, non molto motivato, con poche aspettative di poter fare una sciata anche solo accettabile. Invece, già sopra le miniere, dove non ha preso il sole, c'è ancora polvere. Salendo verso il Sasso Rosso, vedo una traccia che sale nel vallone verso la cima di Cavè con zete regolari. Per cambiare provo: la neve sembra perfetta e c'è ancora spazio per le mie curve. Dal passo alla cima un vento forte (che già avevo visto in lontananza sul Ruioch) porta in giro nuvole di polvere. In cima, a togliere le pelli, bisogna far attenzione che non voli via qualcosa. La discesa, salvo la prima parte ventata, è bellissima e non sembra che la neve sia ormai vecchia di oltre 10 giorni. Proseguo poi verso il Sasso Rosso dove il vento non è più così forte. Il tempo resta alto e decido di completare il giro. Con poca visibilità scendo verso il lago d'Ezze. Scio con attenzione ma, vedendo di più, la neve non sarebbe male. Altra ripellata fino alla forcella a destra di cima d'Ezze. Nella val di Boi la neve è perfetta ma manca completamente il contrasto, soprattutto nella parte alta. Ultima ripellata e con ottima traccia arrivo a passo Palù e, già che ci sono, sullo Slimberg per cercare una discesa meno esposta al sole. Trovo un bellissimo canale ripido già tracciato e poi scendo la val Battisti su neve ottima tenendomi sulla destra orografica. Quando arrivo alla forestale che fa il giro dei masi alti di Palù, sorpresa: è stata pulita fino all'asfalto. (Ecco come il comune impiega i soldi che incassa con l'esoso pedaggio del posteggio da 1 euro/ora.) Per fortuna il manto nevoso è continuo e, attraversando la strada, si riesce a scendere su neve portante fino ai Tassaineri dove, con un altro attraversamento, si arriva alla macchina sci ai piedi
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