Dopo due uscite con condizioni ottime, dopo il vento dei giorni scorsi e quello previsto per oggi, ho pensato di tornare in val di Rabbi a vedere i danni del vento. Per aumentare le probabilità di una bella sciata ho pensato di lasciare a casa gli sci da sasso e di portare i Bond con i quali le nevi non sciabili sono piuttosto poche. Sono partito tardi con l'entusiasmo ridotto dalla sensazione di trovare condizioni nettamente inferiori alle 2 volte precedenti. Vento anche a Trento e qualche nuvola che girava per rovinare la visibilità. E invece una gran bella sorpresa: sono salito al monte Sole dal sentiero e già si vedevano i segni del vento: rametti spezzati e neve sporca. Oltre la prima malga, però, la polvere non si è rovinata fino quasi in cima al monte Sole. Proseguo per il Villar e si vedono i segni del vento che spira ancora non fortissimo ma molto freddo. Sternai si intravede nella bufera e il vento porta qualche fiocco di neve. In cima il vento si calma e splende il sole. Scendo alla malga Villar: solo i primi 20 metri sono rovinati dal vento: poi curve perfette fino al prato sotto la malga. Colto da entusiasmo ripello (tanto con i Bond sono salito in 45 minuti meno che con gli altri sci e quindi ho recuperato il ritardo dovuto alla pigrizia). Salgo fino alla malga Cercen alta e poi, pieno di energie, mi batto traccia fino al passo Cercena in una polvere fantastica che mi mette le ali ai piedi anche se ho abbondantemente superato i 2200 metri di dislivello. Al passo fa molto freddo ma il vento è calato. Vioz, Taviela e Palon della Mare invece sono ancora avvolti da sbuffi di bufera.
La discesa fino sotto malga Cercena è esaltante; poi per strada battuta dal gatto scivolo velocemente al camper.
Bufera al Vioz
Ingrandimento della Presanella
Il canalone finale della Tremenesca: l'ho fatto l'anno scorso ma ci vorrei tornare
luoghi a me molto cari che frequento solo quando non c'è neve, non essendo uno sciatore, e che tu mi fai rivivere anche con la neve. Grazie!!
RispondiEliminapietrolatta