martedì, gennaio 20, 2015

Val di Rabbi

20/1/15
Dopo un fine settimana non proprio edificante dal punto di vista dello sci, (Sabato pomeriggio in Bondone: ha piovuto fino oltre Vason, pista con chiazze di acqua come se fosse maggio in basso e poca neve fresca in alto, il giusto per fare zoccolo sotto le pelli. Domenica, dopo un tentativo in val dei Mocheni dove abbiamo rinunciato per la scarsità della neve, abbiamo girato la macchina e siamo tornati in Bondone: neve ghiacciatissima in basso e bella in alto) sentito che in val di sole le condizioni sono buone, avevo proprio bisogno di una sciata gratificante, anche a costo di fare qualche km in macchina, anche se da solo. E ho avuto ragione: già alla Rocchetta all'alba si vedevano le Maddalene imbiancate molto promettenti. Poi in val di Rabbi la neve inizia subito e alla partenza più che sufficiente per partire sci ai piedi. In basso, nel bosco è ancora poca ed è meglio scendere dalla forestale, ma dalle malghe in su è perfetta. Non c'è stato un alito di vento ed è rimasto freddo tutto il giorno per cui la neve non accennava a mollare neanche al sole.
Sotto il Monte Sole ho incontrato uno che scendeva con un secondo paio di sci da gara strettissimi sullo zaino: che sia una nuova moda? Salire con gli sci da gara e scendere con un paio di sci decenti? No, erano gli sci del suo compagno che aveva spaccato un attacchino poco sotto la cima del Villar e scendeva a valle sprofondando corposamente. (Forse è meglio evitare attrezzature troppo leggere). Arrivo in cima, riposo un attimo e poi fantastica serie di curve fino alla malga. Ripellare con queste condizioni è un obbligo: ci vorrebbero le pelli elettriche per continuare su e giù all'infinito! Ripercorro la traccia e in un’oretta sono di nuovo in cima con l’idea di fare anche la terza. Poi, visto che ho incontrato 2 amici e visto che il tendine di achille sinistro si fa un po’ sentire, decido di fare la discesa in compagnia e mi accontento di quasi 2000 metri di dislivello. (Dopo, viste le previsioni di vento del fine settimana, mi sono pentito amaramente)


P.S: dopo 40 anni di scialpinismo ho ceduto alle pressioni ricevute e ho preso l’ARVA (Rimango comunque profondamente convinto della sua inutilità come mezzo di soccorso e cedo al fatto che serve per essere accettato come compagno di gita)
Alla partenza finalmente un ambiente invernale: non è quello dell'anno scorso ma almeno si sale sci ai piedi senza sassi.
Foto marzo 2014







 L'anno scorso la neve era molto di più, però, se si vuole trovare il lato positivo, quest'anno si fa molto meno fatica a salire.
                                                                 Foto marzo 2014





L'anno scorso non si vedevano neanche le gobbe, comunque anche quest'anno si scende senza toccare sassi.
                                                                         Foto marzo 2014






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