Dopo la splendida serata limpida di ieri, non mi aspettavo di svegliarmi con foschia e nebbie basse. Ma ormai ero sveglio ... Un'occhiata al radar (non pioveva da nessuna parte) e via: alle 6 e 30 ero già in bici a Caldonazzo con una piacevole frescura. In Valsugana già il tempo sembrava meglio e si capiva che, almeno in alto, c'era il sole. In un'attimo sono arrivato a Borgo incontrando solo qualcuno che correva prima di colazione e poi, con calma, ho iniziato la salita del Manghen. Un pò il tempo non bellissimo, un pò il presto, sono salito tranquillo senza le solite moto, che più tardi disturbano non poco, fino a malga Valtrighetta dove ho lasciato la provinciale. Con qualche rampa ripida intervallata a tratti di respiro sono arrivato alla malga Cagnon Bassa (dove si lascia la strada se si vuole salire al Passo Palù) e per sterrato ho proseguito fino alla Cagno Alta. Qui la tabella SAT dava 1 ora al passo Scalet (tutta da farsi con la bici sulla schiena). E' da un pò che pensavo ad un sistema più efficiente di trasporto della bici e questa volta mi sono portato un cordino per sperimentare un'idea: dopo varie prove mi sono costruito una specie di spallaccio con il quale la bici stava sulle spalle senza troppa fatica per tenerla su. Risultato: senza troppa fatica in meno di 40 minuti ero al passo anche su terreno piuttosto scomodo. La discesa era decisamente disastrata dalle piogge e nei primi 100 metri si montava solo saltuariamente. Più sotto migliora e in breve si raggiunge la strada costruita per realizzare una presa dell'acquedotto e, poi, si scende agevolmente.Alla malga Fregasoga, visto che era ancora presto, ho voluto deviare e prendere il sentiero per la Vernera. Un primo tratto è ciclabile al 60% con bei tratti nel bosco su fondo di aghi morbidi e, poi, si raggiunge una forestale lunghissima che con vari saliscendi porta alla malga Vernera. Sotto la malga ho abbandonato subito l'asfalto seguendo le indicazioni SAT per Montesover su un sentiero, all'inizio stupendo, poi su un "salesà" troppo ripido e sconnesso per poterlo godere con il 29". Da Montesover su strada fino poco dopo Brusago dove ho trovato una stradina che saliva a Bedollo. In cima al paese, mi sono fermato alla Baita Alpina per un fantastico piatto di tagliatelle coi funghi e un paio d'ore di siesta in compagnia che mi hanno permesso di godere appieno anche gli ultimi saliscendi per tornare a Caldonazzo.
La piana della malga Cagnon
I locali guardano perplessi la bici che probabilmente non hanno mai visto.
Sopra malga Fregasoga, sotto, in lontanaza, il passo Scalet appena scavalcato.
Panorama dalla Baita Alpina di Bedollo
Un bel giro: alla fine 98 km e 2400 metri di dislivello!
Qui la traccia GPS
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