sabato, luglio 25, 2015

Val Veneggia e passo Lusia

Dopo una nottata di tuoni e lampi, se non avessi dovuto alzarmi alle 4 per altri motivi, mi sarei girato dall’altra. Invece, visto, che già avevo appuntamento con Bobo alle 5 e che lui ha dormito come un sasso senza accorgersi di niente, siamo partiti lo stesso. Il tempo non era un gran che ma alle 6 a Predazzo c’era una frescura meravigliosa che negli ultimi giorni avevo dimenticato. Vista l’umidità abbiamo scelto un itinerario tecnicamente facile: nei pochi tratti con sassi e radici bagnate non si stava in piedi. I 15 gradi in poche pedalate mi hanno svegliato e mi hanno fatto dimenticare la fiacca dovuta alla calura dei giorni scorsi e mi sono goduto un bel giro senza folla in giro (alle 8 e 30 eravamo i primi clienti di Baita Segantini) tutto pedalabile e scorrevole con bellissimi panorami e alle 14 ero già a casa soddisfatissimo.

Una slack line decisamente ardita sulla gola del Travignolo.







Sopra il Travignolo morente: l'uscita del canale è ormai ghiaia.
Sotto la punta del Cimon della pala mi ricorda sempre l'avventura del 78 quando, a causa di una bufera di neve poco sotto la cima, abbiamo rischiato di non riuscire più a scendere.


Primi clienti di Baita Segantini: alzarsi presto è un sacrificio ma permette di godersi da soli anche i posti più frequentati.




Malga Bocche

Passo Lusia



Qui la traccia Gps

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