Dopo una nottata di tuoni e lampi, se non avessi dovuto
alzarmi alle 4 per altri motivi, mi sarei girato dall’altra. Invece, visto, che
già avevo appuntamento con Bobo alle 5 e che lui ha dormito come un sasso senza
accorgersi di niente, siamo partiti lo stesso. Il tempo non era un gran che ma
alle 6 a Predazzo c’era una frescura meravigliosa che negli ultimi giorni avevo
dimenticato. Vista l’umidità abbiamo scelto un itinerario tecnicamente facile:
nei pochi tratti con sassi e radici bagnate non si stava in piedi. I 15 gradi
in poche pedalate mi hanno svegliato e mi hanno fatto dimenticare la fiacca dovuta
alla calura dei giorni scorsi e mi sono goduto un bel giro senza folla in giro
(alle 8 e 30 eravamo i primi clienti di Baita Segantini) tutto pedalabile e
scorrevole con bellissimi panorami e alle 14 ero già a casa soddisfatissimo.
Sopra il Travignolo morente: l'uscita del canale è ormai ghiaia.
Sotto la punta del Cimon della pala mi ricorda sempre l'avventura del 78 quando, a causa di una bufera di neve poco sotto la cima, abbiamo rischiato di non riuscire più a scendere.
Primi clienti di Baita Segantini: alzarsi presto è un sacrificio ma permette di godersi da soli anche i posti più frequentati.
Malga Bocche
Passo Lusia
Qui la traccia Gps
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