Situazione neve di lunedì alla partenza del Redival
Ho scelto una gita classica invernale: la salita della val di Gresta. E' così perfettamente esposta a sud che neanche nei giorni più freddi, se c'è il sole, si ha percezione dell'inverno. La mattina c'era qualche nebbia ma già a Nomesino eravamo sopra le nuvole e faceva decisamente caldo. La durissima salita di Corniano mi ha decisamente impegnato (ho rinunciato a provare a seguire Claudio che cercava di tenere il ritmo minimo possibile della sua e-bike). All'ombra la notte aveva ghiacciato e, soprattutto nelle discese all'ombra dopo malga Somator, bisognava stare attenti ai tratti ghiacciati. Da Bordala abbiamo attraversato verso santa Barbara per scendere poi verso malga Castil e poi ancora a prendere la strada che attraversa tutto il versante sud dello Stivo. Poi siamo scesi veloci verso Troiana e poi per bellissimo sentiero fino alla palestra di roccia di Massone senza mai avere minimamente freddo. Pizza ad Arco e poi a Torbole a prendere il sole in spiaggia: bellissimo, senza un'alito di vento sembrava primavera. Poi siamo risaliti per mulattiera dissestata fino a Nago e poi per ciclabile abbiamo chiuso l'anello. La batteria della e-bike ha fatto il suo dovere: è finita giusto alla macchina dopo 55 Km e 1700 metri di dislivello. (Probabilmente perchè è andata piuttosto piano per aspettarmi mentre arrancavo con la mia ormai obsoleta 29" in carbonio)
Prima di Nomesino usciamo dalle nebbieMare di nubi in val d'Adige.
La punta del Cornetto imbiancata dall'ultima nevicata
Il Garda nella foschia
Sopra la valle dei laghi, sotto le cime sopra il passo del Ballino.
La parete del Brento (famosa per i sauti dal Becco dell'aquila) e, in secondo piano, il Brenta finalmente innevato.
Le cave di olite di Massone
La prete dei Colodri spunta dagli olivi
Relax in spiaggia a Torbole: proprio non sembra il 12 gennaio!
Nessun commento:
Posta un commento