Secondo giorno di tre della finestra di bel tempo: alla partenza sembra l'ennesimo errore delle previsioni. Ci avviamo a piedi lungo la strada della Stelvio chiusa al Weisse Knott non molto motivati. Dopo 20 minuti, ad un tornante abbandoniamo l'asfalto e con 10 minuti di sentierino finalmente alla neve. Man mano che si sale il tempo si apre. Fa molto freddo e la neve è prima molto dura poi uno strato di polvere invernale copre il fondo portante. Oltre i 3000 arriva il sole e finalmente ci scaldiamo. In cima, al sole si sta bene e appaiono anche le cime intorno. Scendiamo e decidiamo di salire anche il Madaccio: la visibilità è sempre meglio ed è così freddo che è meglio aspettare che la neve molli un pò nei tratti ghiacciati in basso. Dalla cima del Madaccio si scende prima con cautela perchè affiora qualche sasso nascosto dalla polvere, poi con belle curve fino sotto i 3000. Un breve tratto di crosta sciabile e, poi, firn perfetto fin dove finisce la neve. Alla fine una delle più belle sciate della stagione: non vien proprio voglia di mettere via gli sci!
Giornata bigia al mattino con cime nelle nebbie.
Sotto la strada dello Stelvio
Sopra la Tuckett, sotto la Madaccio
il versante ovest dell'Ortles
La Turwieser
La piana degli impianti dello sci estivo sopra lo Stelvio
Arrivo sulla Tuckett
Sopra il Gran Zebrù appare fra le nebbie
Il rifugio Lombardi abbandonato e, sulla cresta dietro, il bivacco Ninotta in lamiera.
Sopra, verso il ghiacciaio dei forni
Arrivo sul Madaccio
Discesa dal Madaccio
Qui la traccia GPS
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