Meta: provare un sentiero sconosciuto che dal passo del Cerbiolo scende a Belluno veronese. Salita tranquilla per la val aviana. Al lago di Pra della Stua abbiamo girato a destra e, con 3 km più impegnativi siamo arrivati alla forestale per la Madonna della neve. Il terreno è ancora molto bagnato e viscido (tanto che in un tratto di prato scivolo e vado in terra nonostante le gommone della FAT), ma arriva l'azzurro e il sole. Dopo una sosta al santuario per propiziarci abbondanti quantità di polvere, attraversiamo la valle e risaliamo per malga Lavacchio e poi per il passo del Cerbiolo. La strada ci è sembrata particolarmente lunga ma, probabilmente, il caldo anomalo e l'umidità ci hanno indebolito. Al passo attraversiamo a sinistra in costa lungo il 678 che all'inizio promette bene, ma poi, si fa sempre più difficile. Dopo un tratto quasi ciclabile, scende diretto verso valle fra sassi appuntiti, salti, foglie che nascondono gli ostacoli, e solo saltuariamente si riesce a montare in sella. E' piuttosto impegnativo anche portare giù la bici sul terreno scivoloso. Fortunatamente, abbondanti segni rossi permettono di seguire il sentiero nascosto dalle foglie e che non esiste neanche sulle Open mtb maps del mio gps. Dopo oltre 700 metri di dislivello di ravanata, finalmente il sentiero torna ciclabile e divertente e con un lungo e difficile traverso ci porta in fondo ad una valle dove, secondo la Kompass, dovrebbe migliorare. Niente affatto: il sentiero è l'alveo di un torrente, pieno di sassi viscidi e ancora si va a piedi. Anche quando diventa una mulattiera, continua estremamente sconnessa e terribilmente viscida fino ad una briglia in costruzione, dove, finalmente, diventa una normale forestale. Ma ormai siamo arrivati in fondo. Questa volta, un sentiero da cancellare dalla cartina.
La strada militare dell'Altissimo
Visita alla Madonna della neve per chiedere la grazia per le nevicate di quest'inverno.
Arrivo al passo del Cerbiolo
All'inizio il sentiero pare buono
Qui la traccia Wikiloc
Per fortuna esistono ancora gli esploratori del 2000... Così poi accompagnano gli umani a fare dei giri fantastici. A proposito dopo il 2 novembre potrei partecipare ad un girone dei vostri. Comunque complimenti e saluta Michele. Ciaoooooooo
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