La voglia di sciare dopo sei mesi di bici inizia a farsi sempre più potente al punto di farsi 4 ore di macchina per una sciata appena accettabile. Salendo la val di Fassa il panorama è desolante: prati secchi e solo le cime appena imbiancate. Fa freddo e si vedono le nuvole dei cannoni da neve che lavorano disperati per cercare di preparare le piste: si ha la sensazione che lo sci, ai tempi del global warming, sia uno sport ormai obsoleto. Se non sapessi da fonte certa che in Marmolada si scia verrebbe la tentazione di tornare a casa a prendere la bici. Arrivati alla diga di Fedaia si vedono chiaramente i sassi che affiorano per tutta la parte visibile della pista. Decidiamo di salire dal versante veneto dove si vedono i cannoni al lavoro. Partiamo attraversando una recinzione con un minaccioso divieto "pista chiusa" con la sensazione di fare qualcosa di non permesso e saliamo sotto il frastuono e la bufera dei cannoni. Le piste non sono state neanche tirate dai gatti e sono tutte a blocchetti di neve gelata. Salendo, la sgradevole sensazione diminuisce perchè l'innevamento aumenta, i cannoni sono più radi e la pista si fa meno rovinata. Inoltre il panorama con la giornata perfetta ripaga di ogni disagio. Oltre i 2800 c'è un leggero vento e fa molto freddo, credo almeno -15 °C. Si fatica a tenere calde le mani e devo anche cambiare i guanti. In cima, finalmente al sole fa un pò meno freddo e riesco a togliere i guanti e gustare il panorama sempre bellissimo. La discesa, fuori pista e neve ventata sciabile, in qualche modo, solo grazie agli Elan Lothse, in pista e dura, piena di gobbe, quando non rovinata dai gatti. Comunque sento che mi fa bene riprendere il movimento dello sci e, anche se non vale la pena ripellare, dopo 6 mesi e una stagione piuttosto povera, una sciata ci voleva.
Qui la traccia Wikiloc
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