Dopo una notte posteggiati in una zona di villette vicino a Porto Vecchio, partiamo prima dell'alba per andare a fare un bagno alla spiaggia della Rondinara. Poi, sempre in furgone arriviamo a Bonifacio dove giriamo il paese e le scogliere bianche in bici prima dell'arrivo della folla. Scappiamo verso le 9 giusto in tempo e proseguiamo alla volta di Roccapina. La discesa alla baia col camper è decisamente estrema (soprattutto ormai quasi senza pastiglie dei freni). Grande bagno e poi partiamo a piedi per salire alla torre e alla roccia del leone. La torre è rimasta facile da salire come 10 anni fa, la roccia del leone, col passare degli anni e la minor abitudine all'arrampicata questa volta mi è sembrata troppo pericolosa senza attrezzatura. Gian invece sale e soprattutto riesce anche a scendere con disinvoltura. Poi, per cercare di scendere alla bellissima spiaggia deserta dalla parte opposta affrontiamo un terribile tratto di rocce, vegetazione intricata e altre difficoltà che non sfigurerebbe in Selvaggio Blù. Dopo un'oretta nella vegetazione intricata riusciamo ad arrivare alla spiaggia per un fantastico bagno. Al ritorno, per fortuna, troviamo una via più diretta che passa nei pressi della torre. In spiaggia è vietato sostare con il camper dopo le 22. Il bellissimo campeggio di Roccapina dove ero stato 10 anni fa, non esiste più. Forse in questa stagione non ci sono controlli, ma per sicurezza risaliamo a pernottare in riva all'Ortolu, punto di partenza per il giro di domani.
RondinaraBonifacio
Il danno al telaio è ormai dimenticato e Gian scende rilassato anche le scalinate
Discesa estrema in camper a Roccapina, alla ricerca del campeggio smantellato
Gian sulla testa del leone
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