Dopo la faticaccia di ieri per un giretto, oggi sono partito un pò demotivato con la e-fat con l'idea di provare un sentiero che scende dal monte Maggio (n.520) e poi ricollegarmi alla strada del giro del Toraro. (Sentiero che avevo tentato l'autunno scorso con ancora i postumi della storta alla caviglia presa in Sardegna) Dopo poche pedalate mi sono reso conto che del senso di spossatezza di ieri non c'era più traccia e sono arrivato in cima al monte Maggio gratificato dall'incontro con numerosi camosci quasi domestici che rimanevano a guardarmi senza paura. Il 520 è subito molto interessante. Esposti traversi che esigono una certa concentrazione ma i tratti da fare a piedi sono molto contenuti. Arrivato a dove avrei potuto tagliare verso il giro del Toraro, forte delle 7 tacche di batteria rimaste, mi sono lasciato tentare dalla selvaggia discesa verso Laghi. Bellissima, impegnativa, pochi tratti costringono a scendere, tantissimi tornanti, un lungo tratto esposto sopra una gola dove è vietato sbagliare: il 520 merita di diventare un classico. Sceso nella valle del Posina, poco prima di Arsiero ho deviato a sinistra per risalire alla bocca di Valbona. Dopo un primo errore, ho tagliato per un ripido sentiero da turbo al bellissimo paesino di Draghi e poi, con interminabile salita (18 Km per fortuna elettrici) sono risalito alla bocca di Valbona da dove si rientra finalmente in prevalente discesa. 7 ore e mezza per un grande giro. Senza bici elettrica, sarebbe meglio partire da Arsiero contenendo il dislivello allo stretto necessario per il 520.
In lontananza si intravede il mare
In cima al monte Maggio
Di fronte la strada degli Scarrubbi
Il Novegno
Anche il 521 sembra molto interessante per una prossima discesa
Il bellissimo Draghi
Traccia
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