Dopo lo stop forzato dello sci posso andare solo in bici e
con calma. Visto che nei giretti precedenti non ho sentito male, anzi, mi pare
di sentire qualche beneficio, oggi ho pensato di aumentare un po’ i km e il
dislivello, sempre andando con calma, e sempre scendendo dalla bici ogni tanto
a fare un po’ di streching. Tutto sommato è andata bene: il tempo grigio non
faceva venire nostalgia delle montagne e le gambe giravano bene. I primi 20 km,
in leggera discesa, non li ho neanche sentiti. La salita non proprio
trascurabile da Arco a San Giovanni l’ho presa con tutta tranquillità e, senza
faticare, in un’ora e mezza ero in cima. Sceso dalla bici, o fatto due passi e
ho visto che il ginocchio stava quasi meglio di prima. Sul retro del Brento c’era
un ancora un po’ di neve bagnatissima per cui ho dovuto a tratti scendere dalla
bici. Poi ho pedalato tranquillo fino sotto il rifugio San Pietro e poi in
discesa al Lago di Tenno. La giornata è sempre stata grigia e nebbiosa, per cui
di certo non si poteva godere il panorama, però la primavera sta iniziando e
ovunque si vedevano primule, bucaneve e ciclamini. Dopo il Ballino ero indeciso
se chiudere il giro o salire anche a San Lorenzo per rientrare da Nembia verso
Ranzo. Poi la giornata grigia mi ha aiutato a fare il bravo e rientrare
tranquillo dalla ciclabile del Sarca. La gamba, dopo 6 giorni di "riposo" è andata così bene che inizio ad essere quasi sicuro che la stagione dello sci non è finita!
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