Anche se è il 10 dicembre, quando c'è una bella giornata, la zona di Tremalzo è una garanzia. E di fatti, anche questa volta, una gita fantastica. Da tempo avevo in mente di percorrere il sentiero 222 di cui avevo visto immagini e filmati interessanti e allora, essendo con Claudio con la bici elettrica, ho pensato ad un itinerario non eccessivo per evitare di trovarci senza batteria con la bici da 21 Kg. Alle 9 eravamo già in sella a Vesio per la sterrata che sale al cimitero militare. 4 gradi, ma non è umido e in neanche 100 metri di dislivello ci scaldiamo perfettamente, anche se il versante è ancora all'ombra. E' la prima volta che percorro questa strada in salita: in discesa sembrava meno ripida, comunque è abbastanza pedalabile e si sale senza grande fatica godendo il panorama da una prospettiva diversa. Al colmo, prima discendere al passo della Nota, ci vestiamo. Non è freddo, ma è pur sempre dicembre! Dopo la Nota, sulla salita al sole si sta benissimo e si sale quasi senza sudare. Apprezzo sempre di più la FAT sulla ghiaia che mi permette di salire meglio dell'elettrica in modalità eco. (data la lunghezza del giro cerchiamo di risparmiare il più possibile le batterie). Arriviamo al colmo con ancora un paio di tacche di batteria con un sole tiepido bellissimo e dividiamo l'unica barretta che ho trovato nello zaino. (Un bel panino al sole non sarebbe stato male... ). Scendiamo al rifugio Tremalzo (chiuso) e constato che, per la prima volta ho percorso questo itinerario senza incontrare assolutamente nessuno: meraviglia di girare nei giorni feriali e fuori stagione! Caliamo per la strada della valle di san Michele alla ricerca del bivio per imboccare il 222. Nessuna indicazione: aiutandomi col GPS, individuo la strada che scende alla malga Pra Piano. Dalla malga sembra non prosegua niente. Guardando con attenzione individuo una traccia (sempre senza indicazioni) che, dopo un primo breve tratto non ciclabile, prosegue secondo le indicazioni del GPS. Improvvisamente il sentiero si fa più tracciato: segni rossi e tracce di bici. Forse non lo abbiamo imboccato correttamente, ma non ho visto bivi. Il sentiero all'inizio è ripido e ghiaioso (perfetto per la FAT), poi prosegue più piano sul versante soleggiato della montagna. In breve si arriva ad un bivio: a destra si scende in al di san Michele, a sinistra si prosegue verso la bocca di Fobia. E' un dilemma: entrambi sono sentieri nuovi però, visto che abbiamo ancora 2 tacche, colti dalla solita ingordigia, decidiamo di allungare il giro e scegliamo la sinistra. E' un sentiero bellissimo con una serie di su e giù, tornanti, traversi esposti, un ponticello su una gola stretta e si arriva alla malga Fobia. Di qui, con qualche spinta si arriva al noto sentiero della Bocca di Fobia. Non lo avevo mai percorso in questo verso e, come spesso accade, non avevo notato che c'era parecchia salita. Dopo un bel tratto, bello, ma non come nel verso giusto, arriviamo al bivio della bocca di Nansea. Sono abbastanza preoccupato per la durata della batteria che Claudio, piuttosto provato, negli ultimi strappi ha usato senza ritegno. Rimane una tacca da parecchio tempo e quindi, da un momento all'altro potremo rimanere a zero. Decidiamo di scendere dal sentiero della bocca di Nansea. In fondo è un itinerario nuovo. E veniamo più che premiati da un sentiero bellissimo con infiniti tornanti ciclabili che scende con pendenza dolce fino in fondovalle. Entusiasmante, forse ancora meglio del sentiero pur notevole che abbiamo abbandonato. Lungo il torrente, all'ombra è più freddo e umido: c'è la brina e le rare pozzanghere sono gelate ma in un paio di km siamo sulla strada che sale a Tremalzo, Sull'ultima risalita la batteria finisce ma, per fortuna, la salita non è ripida ne lunga e, in qualche modo, riusciamo a tornare a Vesio.
Sopra: primo sole sulla strada del cimitero militare,
Sotto: sui primi tornanti della strada che dal passo della Nota sale a Tremalzo.
La strada di Tremalzo oggi tutta per noi
Arrivo al colmo di Tremalzo: provato, ma cona ncora 2 tacche di batteria!
Sopra il Carè Alto, sotto cima Vallon
La malga Pra piano
Sul fantastico 222
Alla malga Fobia
Lungo il percorso della bocca di Fobia
Sopra: uno degli infiniti tornanti del sentiero della bocca di Nansea
Sotto: guado in val di San Michele.
Qui la traccia GPS
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