Indecisi fino all'ultimo sull'itinerario, arrivati in val di Fiemme abbiamo lanciato una moneta per decidere: testa passo Sadole e rientro dal passo di Colbricon, croce Lusia e val san Nicolò. E' venuta croce ed è stata una fortuna, primo perchè avremmo trovato la strada chiusa per il rally di san Martino, secondo perchè avremmo preso ancora più acqua. Partiti da Predazzo siamo saliti lungo la valle del Travignolo, abbiamo attraversato in fondo al lago di forte Buso, e su fino al passo di Lusia. Qui, durante una pausa torta, abbiamo notato parecchi ciclisti attraversare il prato verso un percorso che non conoscevamo. E' il nuovo percorso della Fassa bike in programma per il giorno successivo. Un fantastico single track appena preparato che permette di scendere fino in valle con 500 metri di dislivello divertentissimi. Poi abbiamo risalito fino al san Pellegrino (quasi interamente su forestali) ed infine gli ultimi durissimi 600 metri di dislivello fino al passo delle Selle. Sono riuscito a pedalare quasi tutto: la forma negativa causata dagli antibiotici pare alle spalle. Appena arrivati al passo ha iniziato a grandinare. Altra fetta di torta per aspettare che passi il temporale e poi giù con la discesa ancora più difficile per il terreno fradicio. Alla malga sotto il Taramelli riprende a piovere forte. Dopo una mezzora di attesa non ha ancora smesso del tutto e decidiamo di partire. In una attimo siamo fradici, non si capisce se per quello che scende dal cielo o per quello che tiriamo su con le ruote. Fa sempre più freddo e arriviamo a Pozza intirizziti. Pedalando sulla ciclabile già a Moena riusciamo a scaldarci in qualche modo ma solo tornando col furgone col riscaldamento al massimo ritorno nell'estate.
Ponte sospeso sul Travignolo
Pascoli e boschi di cirmoli sotto il passo Lusia
Il single-track della Fassa bike
Al passo Selle
Rifugio Taramelli e poi, il diluvio.
Qui la traccia Wikiloc
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