Dopo una gran dormita, un'ottima e abbondante colazione, un rifornimento con di tutto e di più al negozietto del paesino, un breve spostamento a Orco col furgone, all'alba delle 11.30 siamo finalmente in sella. Iniziamo con un bel sentiero che passa in una gola fra pareti dove si arrampica che sarebbe più divertente se percorso in senso inverso, poi per lunghe ma comode forestali saliamo in una nebbia sempre più fitta fino a quello che sembra un passo (meno di 50 metri di visibilità) che decidiamo essere il punto da dove iniziare a discesa. Prima per forestali, poi per tratti fangosi, arriviamo ad un bellissimo sentiero molto tracciato dalle bici che scendiamo con soddisfazione e divertimento fino a Feligno. Breve sosta caffè e, colti da entusiasmo, decidiamo di risalire un centinaio di metri per attraversare il monte Cucco su sentiero invece di calare a finale per asfalto. Il sentiero è molto su e giù, longo, e più accidentato dei precedenti al punto che l'entusiasmo delle signore cala fino a decidere che d'ora in poi si eviteranno i sentieri. Neanche l'arrivo a Finale finalmente con il sole su un viottolo erboso riesce a ritemprarle. Recupero del furgone a Orco, recupero di chi ha aspettato a Finale, lavaggio bici, doccia, lauta cena a Spotorno e, alle 11, finalmente a dormire.
Primo tratto fra le pareti dove si arrampica
Il punto più alto raggiunto senza vedere oltre pochi metri
Tratto fangosisissimo
Inizio dei bellissimi sentieri per Feligno
Arrivo a Feligno soddisfatti
Tratto lungo e complesso sul Monte Cucco
Arrivo col sole a Finale
Pareti del monte Cucco e lavaggio bici al B&B
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