Dopo due giorni di acqua, finalmente una giornata utilizzabile. Siamo saliti in Panarotta comodamente (tranne un ripidissimo taglio poco dopo gli Assizzi per evitare un cantiere stradale) e siamo arrivati agli impianti da sci con la sorpresa di vedere le cime imbiancate fin sotto i 2000. Fa freddo e ci viene qualche dubbio se non sarebbe stato meglio sciare. La prima parte della discesa, per fortuna, è a sud e segue un sentiero che grosso modo segue il tracciato della vecchia bidonvia che saliva da Vetriolo. Nonostante il sud e il sole il sentiero è ancora molto bagnato e quindi ancora più impegnativo di quello che già sarebbe. (soprattutto nella parte alta). A Vetriolo attraversiamo salendo prima per una stradina asfaltata poi per divertente sentiero fino ad imboccare la strada per i Compi. Di qui bellissima discesa molto impegnativa puntando direttamente al castello di Pergine. Alcuni passaggi, umidi e scivolosi, sono decisamente sopra le mie capacità. Probabilmente, con fondo asciutto, si sarebbe potuto fare molto di più. Decisamente una discesa da ripetere.
Miro, troppo veloce, è venuto un pò sfuocato
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