giovedì, aprile 16, 2015

Tamazol: prima prova FAT bike nuova

Dopo la prestazione di ieri, ho rinunciato ad un invito a sciare (alzarmi di nuovo presto per andare sulla neve mi sarebbe sembrato quasi un lavoro: poi avevo voglia di fare un giro nel verde in maglietta e braghe corte) e mi sono alzato con calma per un giretto di prova della fat bike nuova. Forse non ero nelle condizioni ideali per farmi un'idea delle prestazioni del mezzo, ma comunque mi è sembrato di procedere senza fatica. Su asfalto scorre al di la di ogni aspettativa. (Sono salito al Doss del Bue agevolmente come con una bici normale). Su sterrato liscio si nota subito un'aderenza superiore che invita a tirare molto di più in curva. Arrivato sul percorso della 100 Km dei Forti, sul tratto accidentato, da una grande sensazione di sicurezza ma assorbire gli urti richiede parecchia energia. (Forse la gomma gonfiata a 1,2 atm e come girare con una mtb normale a 4 atm?) Non avevo voglia ne di rischiare una bucatura, ne di continuare a gonfiare e sgonfiare e quindi ho proseguito. Nell'attraversamento delle macchie di neve marcia dà il meglio di se: dove con una bici normale ti impianteresti, si ralenta solo un pò. Sulla discesa dal Tamazol  il mezzo mi è sembrato molto affidabile e sicuro ma sono arrivato in fondo con la sensazione di fare molta più fatica ad assorbire i colpi rispetto ad un biammortizzato a pari velocità. Sono poi risalito ai Campegreri direttamente dal sentiero ripido che sale da Castel Trapp e, anche sui tratti molto ripidi e sconnessi, si sale agevolmente. Alla fine tutto il giro in circa 3 ore, più o meno quello che impiego con le altre bici.





2 commenti:

  1. Risposte
    1. No dai, ho anche rinunciato ad un canale sul Latemar e il pomeriggio ho fatto una passeggiata d anziano con la moglie a Levico con bagnetto: più equilibrato di così!

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