Oggi doveva essere un giro esplorativo ma tranquillo per
permettere ad uno dei partecipanti di recuperare dopo 20 giorni di antibiotico.
Invece, nonostante il freddo, le nebbie basse e la neve nei punti più alti, è
venuto fuori il solito giro tecnico, lungo e impegnativo: 50 km di cui solo 10
su asfalto e il resto su mulattiere, e sentieri sempre di un certo impegno per
quasi 2400 metri di dislivello. Il giro è talmente bello che anche con il
panorama completamente assente è stato estremamente gratificante. La discesa
dalla bocchetta di Puria, un po’ per le condizioni (in alto c’era anche un po’ di
neve e in basso era estremamente viscido e bagnato), un po’ per le difficoltà
si è rivelata inferiore alle aspettative(poco prima della malga, su un prato
ripido e bagnato, ho fatto anche il primo volo con la FAT, per fortuna senza
conseguenze). Il percorso successivo, invece, è stato ancora più bello di come
lo ricordavo. (Forse grazie alla FAT). Unico neo di questa bella giornata è
stato il fatto che il convalescente non se l’è sentita di fare tutto il giro e
ci ha lasciato proseguire da soli a metà.
Arrivo alla bocchetta di Puria
Discesa anche troppo tecnica dalla bocchetta di Puria
Il sentiero esposto e fantastico per la bocchetta di Fobia
Il sentiero del Cimitero militare
Ultima scorciatoia tecnica prima dell'arrivo a Vesio
Parte1: bocchetta di Puria (video di qualità pessima)
Parte2: bocchetta di Fobia
Parte3: sentiero del cimitero militare
Qui la traccia GPS
E il giorno dopo, vista la gamba non proprio riposata, un bel giro scorrevole in bici elettrica per sciogliermi.
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