Ero
terribilmente indeciso se andare a sciare: le previsioni parlavano di
zero termico altissimo e i dati delle stazioni meteo erano tutt'altro
che incoraggianti. Erano due notti che sia a Solda che a Fontana
Bianca la temperatura era sopra zero. D'altra parte quest'anno si è
sciato così poco che, alla fine mi sono lasciato convincere. La
mattina caldo, nebbie basse e cielo grigio per niente incoraggianti.
Ma ormai, una volta partiti, andiamo a vedere. Imbocchiamo la val
Martello (10 °C e nebbie e poi la stradina per la Morter Alm. Dopo
poco diventa sterrata e, ogni tanto, bisogna scendere a spostare
qualche sasso. Dopo non molto, un tratto di ghiaccio vivo ci
convince a fermarci. Siamo a quota 1350. Sci sullo zaino ci avviamo a
piedi, non molto convinti, per il ripido sentiero per la malga. Poche
tracce di neve fradicia nel bosco. Alla malga (dopo 600 metri di
dislivello) la neve diventa continua ma non meno fradicia.
Proseguiamo nel grigiore non molto convinti: se la neve non porta
entro i 2200 metri torniamo indietro. Ai 2200 non porta completamente
ma si sfonda sempre meno. Proseguiamo e, piano piano, su neve bagnata
ma sempre più portante, arriviamo in cima. La neve è sporca di
sabbia del deserto e si vedono le cime intorno (Cevedale, Gran Zebrù,
Ortles, Sternai, Giovaretto, Palla Bianca, Similaun) ma in uno strano
cielo grigio. La discesa, grazie agli sci larghi è meglio di ogni
aspettativa: con grande fatica si riesce a tracciare delle belle
curve in una crosta fradicia abbastanza portante. Sotto i 2200 solo
la velocità impedisce di sprofondare ma, molto meglio del previsto,
riusciamo ad arrivare poco sotto la malga dove ci aspettano i 600
metri di dislivello di sentiero a piedi. Finchè non torna il freddo,
basta sci: meglio rassegnarsi ad andare in bici!
Alla Morter Alm
Grigio e un pò di riverbero
Lunga camminata al ritorno
Qui la traccia GPS
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