Dopo la scavallata di ieri in bici da corsa (giro della Val di Cembra con salita a Pinè: 105 Km e 1350 metri di dislivello in meno di 4 ore), pensavo di aver recuperato meglio .All'inizio la FAT non mi sembrava pesantissima, ma sull'ultima salita al Sorasass mi è sembrata un macigno. Primi voli di stagione su una nuova variante decisamente difficile della Terlago Bike. Prima cado io appoggiandomi di lato alla scarpata, mentre Claudio passa tranquillo, poi Claudio, su un passaggio per me eccessivo si ribalta e si rialza (per fortuna intero) con la ruota anteriore piegata e il cerchio rotto in corrispondenza della saldatura. Pensavo ad una lunga camminata fin dove sarei riuscito a recuperarlo col furgone, invece, incredibilmente, riesce a raddrizzare a mano il cerchio e a proseguire in sella. Anabella, più saggia (o forse perchè non ha una bici da discesa e addirittura non può abbassare la sella) non si cimenta con i passaggi da downhill. Arrivati al lago, il raddrizzamento della ruota di Claudio va così bene che decidiamo di proseguire il giro col il Sorasass.
Panorama dal Pontesel del Sorasss: al sole fa caldissimo, avrà ancora senso sciare domani?
Chiesa di Gardolo dal Sorasass
Sul sentiero militare del Sorasass
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