Altro giretto sempre con la minaccia della lavata. Partiti questa mattina con quasi sereno, ci sembrava di aver davanti parecchio tempo prima dell'ormai immancabile piovuta. Siamo saliti con calma e ci siamo goduti un pò troppo sole e torta a Vetriolo. Quando abbiamo visto le prime nuvole nere siamo saliti veloci alla Bassa. Lì ci sembrava più nero verso la val dei Mocheni e abbiamo optato per il sentiero per il Serot. Siamo scesi veloci per cercare di essere più vicino possibile alle baite in caso di acqua e verso la valle che porta alla Portela sono iniziate le prime gocce. Indecisi se scendere a Roncegno o risalire al 5 valli per tornare a Vetriolo, visto il nero e le righe di poggia in direzione Ortigara, abbiamo optato per la prima scelta. Almeno, se dobbiamo prendere l'acqua, meglio prenderla sul fondovalle, dove fa meno freddo. Giù velocissimi su asfalto sempre più bagnato siamo arrivati a Roncegno fradici senza prendere una goccia d'acqua dal cielo. E qui, gran finale, sulla strada per Novaledo è arrivato uno sguazzo fortissimo che in un attimo ha trasformato la strada in un torrente e rendeva difficile vederci. E' stato comunque molto meno freddo rispetto alla bagnata di sabato a malga Campo. Dopo pochi km, rapida come è arrivata, la pioggia è sparita ed è arrivato il potente sole di giugno che ci ha scaldato e ci ha permesso di chiudere il giro in maglietta. Vedendo di nuovo le cime nell'azzurro, ho pensato che abbiamo avuto troppa fretta di scendere. Se avessimo aspettato un attimo al 5 valli, avremmo scansato la lavata e saremmo scesi dal sentiero.
Sole la mattina lungo il lago di Levico
Parapendii e deltaplani in partenza da Vetriolo: il temporale non sembra ancora imminente.
Alla Bassa il cielo era già piuttosto minaccioso.
Il laghetto delle prese e, poi, ho nascosto la macchina nello zaino per proteggerla dal diluvio imminente.
Qui la traccia GPS
Nessun commento:
Posta un commento