L'idea era ripetere un bellissimo ma lungo itinerario che avevamo fatto il settembre del 2014. La gita pareva partire male: già in autostrada annunciavano una coda di camion da Bolzano nord al Brennero che poi si è risolta in un piccolo rallentamento: la corsia di sorpasso era libera ma la coda lunghissima di autotreni bloccati (almeno 70 Km) c'era veramente. Poi, scaricate le bici ci siamo accorti di aver dimenticato a casa il perno passante di una ruota anteriore. Non c'era che cercare un negozio di bici. Il più vicino aveva il giorno di chiusura, il secondo non aveva perni e il terzo, gentilissimo, ci ha prestato il perno preso da una bici nuova senza neanche voler essere pagato. Risultato eravamo in sella alle 9.45. decisamente tardi per un giro del genere, ma era così freddo che tutto sommato non è stato male. Anche salendo sul versante sud si stentava a scaldarsi e si apprezzavano di più i tratti al sole di quelli nel bosco. Dopo lunga militare siamo usciti dalla vegetazione per fare il lungo traverso esposto sulla val di Fleres. Il cielo era un pò velato e un vento freddo costringeva a stare ben vestiti. Poco prima delle 13 eravamo al Portjoch e abbiamo deciso di scendere verso Oberberg. La prima parte della discesa è ripidissima e non ciclabile come la ricordavo. (anche Red è sceso) Ma, fatti i primi 100 metri, un pò si sale in sella. Poi abbiamo abbandonato il sentiero (probabilmente poco ciclabile) e siamo scesi al lago per forestale. In riva, con il sole e fuori dall'aria si stava benissimo e, dopo la pausa pranzo, è stata dura rimettersi in sella. Al paese, vista l'ora, abbiamo deciso di tagliare la deviazione sulla sinistra orografica della volta precedente e siamo calati rapidi per il fondovalle fino a Vinanders. Qui inizia la lunghissima salita per il Sattelberg prima per ripida forestale e, alla fine per mulattiera con pendenze al limite della pedalabilità con già 2000 metri di dislivello nelle gambe. In cima le fatiche non sono finite. C'è ancora un lungo ma bellissimo traverso di strada militare che, con vari su e giù, ci fa fare ancora oltre 300 metri di dislivello. Rinunciamo alla Lorenzen (il buio si avvicinava) e iniziamo la stupenda discesa per sentiero che, tagliando a tratti la strada di salita, ci porta fino al punto di partenza. In un attimo di disattenzione, mi sono impuntato con la ruota anteriore in un profondo solco e sono stato sbalzato di sella verso valle. rotolando per diversi metri. Me la sono cavata con qualche graffio e una botta al collo ma sono riuscito a tornare a valle (un pò più con calma) e a godermi ancora la discesa.
L'Olperer
Il Gran Pilastro
Accla e Montarsi
L'inizio della discesa dal Portjoch
Il lago di Oberberg
In cima al Sattelberg
La spaventosa coda di autotreni del mattino continua ancora in Austria
Sopra la grava, sotto il Gran Pilastro
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