mercoledì, ottobre 18, 2017

Selvaggio Blu - seconda tappa

Ci svegliamo poco prima dell'alba tutti con la sensazione di non aver chiuso occhio ma tutti abbiamo sentito gli altri russare continuamente. Mi sento più ottimista ed in forze e, con lo zaino alleggerito delle vivande consumate partiamo. Il terreno è un pò meno difficile o abbiamo imparato a muoverci meglio fatto è che in un paio d'ore arriviamo a porto Pedrosù dove c'è un posto tappa del giro organizzato dalle guide con tavoli e piazzole per le tende. Con una bella nuotata nella stretta insenatura ci ripuliamo e ritroviamo le forze per arrivare in breve a porto Cuau, punto di arrivo della seconda tappa ufficiale. Sono solo le 10 e decidiamo di cercare una grotta dove, secondo la nostra guida, in una grotta si dovrebbe trovare dell'acqua bevibile. Risaliamo senza zaini la valle ma perdiamo oltre un'ora inutilmente: ne è valsa la pena per l'ambiente ma invece di trovare acqua abbiamo sprecato quasi una bottiglia per la fatica al caldo. Sono preoccupato: se questa sera non si arriva a cala Goloritzè si passerà la notte con pochissima acqua. Invece abbiamo fortuna e, mentre fin qui abbiamo rispettato i tempi previsti dalla guida, recuperiamo un paio d'ore e alle 17, dopo anche una deviazione per visitare una caratteristica grotta con dentro un ovile, arriviamo a cala Goloritze. Il nostro deposito di viveri e corde è intatto. (Ci hanno raccontato di frequenti furti del materiale depositato: se fosse capitato anche a noi, il trekking era finito.) Dopo un bel bagno ci sistemiamo in una terrazza fra il bosco sopra la cala in vista dell'alba. Questa sera non siamo soli. Un gruppo organizzato di svizzeri bivacca vicino a noi. Loro però viaggiano leggeri: un gommone gli ha portato l'attrezzatura e i viveri per la notte a al mattino torna a prendere il carico per trasportarlo al punto tappa successivo. (Forse hanno ragione loro: non avranno la soddisfazione di fare tutto da soli ma non arrivano sfiniti come noi). Questa giornata è andata meglio: forse ci stiamo abituando, forse abbiamo viaggiato un pò meno carichi, fatto è che siamo in condizioni migliori della sera precedente. Dopo una cena abbondante accanto al fuoco mi infilo nel sacco a pelo preoccupato per la tappa successiva che, probabilmente sarà la più impegnativa: cibo e acqua per due giorni, corde, passaggi di arrampicata di terzo grado e calate in doppia.

 Sveglia prima dell'alba, colazione sommaria e via: la notte ci ha fatto recuperare bene




 Primi passaggi che richiedono attenzione

































 Raccolte di acqua piovana non utilizzabile per noi




 Arrivo alla fine della seconda tappa dopo solo un paio d'ore di cammino


 Fantastico bagno




















 Risalita alla ricerca di una grotta con l'acqua che però non riusciamo a trovare





 Sassi sugli arbusti per segnare la via

 Panorama a picco sul mare







































































 Uno dei rari segni blu




 Entriamo nella codula di Golortze: ce l'abbiamo fatto.
















 Recuperiamo acqua e viveri: questa sera si mangia e si beve in abbondanza









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