Partiti con l'idea della val Senales, viste le nuvole di questa mattina, soprattutto a nord, rapidamente pensiamo a qualcosa di più vicino, in zona passo di Campo Carlomagno. Saliamo in macchina alla malga di Dimaro con l'idea di risparmiare un pò di dislivello in basso dove la neve scarseggia. Si rivelerà un errore perchè per risparmiare 200 metri di salita, facciamo quasi 3 km si sentiero pianeggiante attraversando innumerevoli alberi buttati a terra dai venti dell'autunno scorso. Arriviamo così alle seggiovie perdendo quasi un'ora rispetto alla salita corretta che si fa dalla Genzianella e cono la prospettiva di un lungo tratto a spinta anche al ritorno. Anche la salita al lago della malghette non è entusiasmante: in diversi punti non c'è neve e si debbono togliere gli sci. Attraversato il lago, finalmente il terreno si fa adatto ad una gita con gli sci e si sale per balze e vallette fino ad un ripido canalino (dove lasciamo gli sci) che permette di raggiungere la cresta e per facili roccette la cima. La discesa è buona, su fondo duro e neve che col freddo di oggi ha mollato molto poco. Prima del baito dei serodoli, deviamo a destra per poi risalire fino alla stazione a monte della seggiovia Genziana per scendere lungo la pista evitando le piane del lago e i tratti senza neve da fare a piedi. Il tratto a spinta per tornare alla maga di Dimaro, grazie alle basse temperature, si rivela abbastanza scorrevole.
Cima Brenta
Al centro, cima Serodoli
Verso la val di Pejo
Il ripido canalino che permette di salire in cresta
La seggiovia Genziana, dove parte la pista che ci permette di evitare la ravanata sotto il lago
Traccia
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