In val di Rhemes un pò meno freddo del giorno prima ma rigelo sempre buono. Si parte con un lungo traverso in un lariceto e dopo poco si devono togliere gli sci per un bel tratto per mancanza di neve salendo su un sentiero a tratti ghiacciatissimo dove forse sarebbe stato più comodo procedere con i ramponi. Dopo la prima balza non proprio entusiasmante, si apre l'ampio vallone dell'Entrelor e subito si capisce il perchè della fama di questa gita. Già da qui si vede lontana la cima che si sale con pendenze ideali fino alla cima invernale. Poi, un breve tratto di roccette sci in spalla, permette di scendere ad una sella da dove si sale per ripido pendio nevoso alla cima. Grandissimo panorama dal Gran Paradiso, al Bianco, al Gran Combin, al Cervino, alla Grivola e alle decine di montagne che non conosco. In discesa scendiamo direttamente il ripido ghiacciaio dalla sella prima della cima invernale dove alcune curve per la neve ghiacciata e lavorata dal vento richiedono attenzione. La neve non è perfetta come al Rutor ma a tratti leggermente crostosa e lavorata dai numerosi passaggi, ma comunque sempre una gran bella sciata. Alla malga troviamo addirittura da mangiare polenta e salciccia ubriaca prima di affrontare l'ultima balza.
Appare il vallone dell'Entrelor
La malga dove ci fermeremo a mangiare al ritorno
La Grivola
La cresta nord del Gran Paradiso e nel seguito 6 immagini del 1983 quando l'abbiamo discesa
Discesa dalla cima invernale
Sotto il tratto ripido
A sinistra la cima invernale, al centro il ghiacciaio ripido della discesa, a destra la cima
Tratto scomodo senza neve
Prima di tornare a casa saliamo in macchina in cima alla valle dove si parte per il rifugio Benevolo e, a malincuore, ci giriamo per il lungo ritorno.
Traccia
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