sabato, marzo 02, 2019

Giovaretto e Lorchen

Partiti per fare cima Sternai, oggi mi sentivo in gran forma e, arrivato al lago mi è venuta l'idea di provare  a salire anche il Giovaretto che avevo fatto solo una volta nelle nebbie. Dopo lo scomodo traverso sopra il lago si sale per pendii sempre più duri e ripidi con l'aiuto dei rampant fino ad un'evidente sella con vista sulla val martello dove si lasciano gli sci per salire un ripido pendio nevoso, un canalino ghiacciato (utili i ramponi) e poi per facili roccette in cima. Gli scarponi nuovi fanno male ai piedi e mi costringono ad uscire qualche minuto mentre mi godo il panorama dalla cima. Reinfilati gli scarponi, giù rapidi fino agli sci e con bella sciata sui pendii, per fortuna adesso (mezzogiorno) un pò più morbidi, ci portiamo rapidamente al bivio per cima Sternai. Un pò la fatica che si fa sentire, un pò gli scarpoini nuovi che mi fanno male, un pò per non far ingrassare troppo gli amici che non hanno apprezzato l'idea della doppia salita e ci aspettano alla casa del canederlo a Fontana Bianca, decidiamo di rinunciare a Sternai e ripiegare sulla più semplice cima Lorchen. La discesa è ottima fino parecchio sotto la diga (dopo c'è un bel tratto di crosta fino ad una stradina ben battuta che arriva a Fontana Bianca) e in un'ora dalla cima siamo al posteggio.



Poca neve sui pendii al sole sotto la diga

Il ripido canale ghiacciato sotto la diga

Al rifugio

I ripidi pendii sotto il Giovaretto









Gran Zebrù

In cima al Giovaretto

Ripido canale ghiacciato sotto la Lorchen

Sullo sfondo il Giovaretto



Cima Sternai

In cima alla Lorchen



Traccia

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