Settimana di relax al mare: sole, grandi dormite (la sera in Istria è sempre piacevolmente fresco), bagni, grandi remate in canoa, ogni giorno un giretto di 20 Km in bici su un bello sterrato ondulato e grandi mangiate di pesce: l'ideale per rigenerarsi. Abbiamo anche visto un delfino: ero ad almeno 500 metri dalla costa in canoa quando a meno di 50 metri ho visto emergere dall'acqua il dorso pinnato di un enorme pesce più lungo della mia imbarcazione. All'inizio sono rimasto immobile pensando ad uno squalo, poi l'ho visto riemergere più volte sempre più lontano e, dal modo di muoversi e dalla forma della pinna, ho concluso che si trattava di un delfino. (Dopo decine di giri nella terra dell'orso, sarebbe stato il colmo finire nella pancia dello squalo).
Qui sotto il mio giretto di allenamento: l'ultimo giorno, correndo al massimo forse anche un pò annebbiato dal caldo intenso di mezzogiorno, ho stretto una curva per superare un ciclista in mezzo e ho beccato una grossa buca (forse con il 29" o la FAT non sarebbe successo niente) e mi sono ribaltato facendo una grande capriola e sbattendo a terra anche la testa (ovviamente senza casco) piuttosto violentemente. Me la sono cavata con qualche botta e qualche piccola escoriazione ma, ancora una volta, ho avuto fortuna.
Qui la traccia del giro del Limsky Canal segnato come 171
E il giorno successivo al ritorno, sebbene ancora un pò ammaccato dal volo dalla bici, mi sono goduto la forma fantastica che mi ha dato una settimana di riposo: pur col caldo, sono salito dal lago di Levico a Vetriolo con lo stesso tempo di 20 anni fa, e senza sforzarmi più di tanto.
Anche in val dei Mocheni i prati sono ormai bruciati dalla calura.
Al ritorno il bagno a Levico è d'obbligo. (anche se ormai la temperatura dell'acqua si avvicina ai 30 gradi e, quindi, non si ha un gran beneficio)
Nessun commento:
Posta un commento