Dopo la fantastica giornata di lunedì, passata purtroppo
quasi completamente al chiuso, è stato facile convincere Bobo ad aggregarsi per
un giro che lo attirava non poco. La mattina però, delusione: nebbie a mezza
montagna. Le previsioni parlano di nebbie basse e brutto solo per il giorno
dopo, Bobo non si scoraggia e io, ovviamente, vado a prenderlo come niente
fosse e alle 7.45 siamo già in sella a cercare di scaldarci nelle nebbie della
Valcava. Non si vede un gran che, ma i boschi della val dei mocheni sono sempre
belli e alle 8.30, dopo un bel tratto di sentiero, siamo già alla Bassa e c’è
qualche raggio di sole che ci fa sperare in un miglioramento. Ma sarà l’unico
della giornata. Via per il sempre bellissimo sentiero per il Serot e, solo poco
prima del rifugio, in un tratto di sentiero ripidissimo rimpiango la FAT. Poi
inizia il tratto che non conosciamo e, aiutandoci con la cartina e la traccia
gps preparata il giorno prima, con un tratto di sentiero e una serie di
forestali scendiamo nella valle che scende dai 7
laghi, a quota 1200 m. Da qui 4 km di strada asfaltata ma ripidissima seguiti
da uno sterrato e un rampa cementata che non mi fanno rimpiangere la FAT. L’arrivo
alla malga 7 selle è con un traverso in piano fra le nebbie in un posto che
intuiamo essere bellissimo. Poi ancora in salita per malga Mendana: nebbia
fittissima e grande difficoltà di orientamento. Solo grazie al gps troviamo una
traccia non molto visibile che, con un breve tratto a spinta, ci porta alla forcella Mendana. Di qui, per un
attimo, si vede la malga d’Ezze. Nonostante la pendenza si scende in sella e,
invece, poco prima della malga, dove invece si è in piano, il fondo sconnesso
ci costringe a scendere. Breve pausa panino e poi giù per la strada ripidissima
che scende a ponte Salton. A metà discesa, ad un tornante, si stacca un
sentiero invitante che ovviamente prendiamo. Per un po’ è bellissimo su fondo
morbido e pratoso: solo incontriamo un gregge di pecore e, subito dopo, ci
sporchiamo in modo incredibile con quello che le bestie hanno lascito sul
sentiero. Poi, quando il tracciato attraversa la valle, diventa poco ciclabile perché
scavato dall’acqua quasi fino a che non si ritorna sulla forestale. A ponte
Salton (punto più basso del giro a circa quota 1000) inizia l’ultima salita della giornata, lunga ma ben nota (dove riesco
anche a rompere un rodino: per fortuna gli altri 9 sono rimasti assieme) e, con
calma, alle 15 siamo in cima. C’è nebbia, tira vento ed è sempre più scuro: per
fortuna non piove, sarebbe stata dura! Presi da fame, non abbiamo dubbi su
aggiungere altri 7-8 Km per fare una deviazione al passo Redebus nella speranza
di trovare un fetta di torta per festeggiare la riuscita del giro.
Alla fine: 2900 metri di dislivello e 75 Km
Sopra ai prati imperiali, sotto l'arrivo alla Bassa
Laghetto delle Prese
Serot
Malga 7 Selle
Forcella Mendana
Malga d'Ezze
Trasportare il 29", rispetto alla FAT, è una cosa da poco.
Passo Palù
Prima fetta
Seconda fetta (e ci sarebbe stata anche la terza, ma non ho voluto fare l'ingordo)
Rientrato dopo il giro della New Zeland.... se la settimana prossima o quella dopo esce una gran giornata ti accompagno volentieri in un super-giro ( che non renda inutile prendersi un rarissimo giorno di ferie che mi sono rimaste )
RispondiEliminaciao giamba