sabato, settembre 26, 2015

Menador

Dopo la gita di ieri, impegnativa anche per le ore 5 di macchina per arrivare a Zoldo, non avevo voglia di programmare in anticipo per alzarmi presto. La mattina avevo già assorbito perfettamente la scammellata e mi sono un pò pentito di non aver sfruttato a pieno la giornata di sole. Poi, Red ha tirato fuori un'idea vicino a casa che avevamo da tempo: il sentiero 201 del Menador che scende a santa Giuliana. Lo avevo percorso a piedi 25 anni fa e non mi era sembrato assolutamente ciclabile ma, allora le bici erano un'altra cosa e poi avevo già sentito di qualcuno, in verità molto abile in discesa, che l'aveva provato e quindi la curiosità c'era.
Siamo saliti con calma dalla strada del Menador disturbati da qualche motociclista e poi abbiamo preso la forestale verso passo Vezzena fino alla baita del Cangi dove parte il nostro sentiero. L'inizio non è entusiasmante: dopo una recinzione per fermare il bestiame ci sono un centinaio di  metri di sassi e salti da fare a piedi se non si vuole rischiare di farsi male che ci fanno pensare che, se il sentiero fosse tutto così, sarebbe meglio lasciar perdere e scendere dal super collaudato e sempre bellissimo Tamazol. Ma la curiosità prevale e dopo poco si monta in sella e prima con difficoltà sostenute (soprattutto per il fondo di sassi bagnati) e poi via via sempre più scorrevole si scende con un certo impegno ma divertendosi fino ad un capitello su una collinetta panoramica. Sotto le difficoltà aumentano e ci costringono ad un continuo su e giù dalla bici. Dopo un lungo tratto in cui ci diciamo che una volta va bene, ma sicuramente non torneremo a rifare questo percorso, improvvisamente gli ostacoli diminuiscono e inizia un tratto bellissimo e di grande soddisfazione fino in fondo che ci ripaga ampiamente dei tatti non ciclabili. (Certo non facile: rimane sempre un sentiero dove non si riesce mai ad appoggiarsi alla sella e dove, a forza di salti,  si ha quella sensazione di  gambe dure che si prova ad inizio stagione con gli sci quando si vuole fare troppe curve consecutive nella neve fresca). Consiglio: se non si ha la FAT evitare assolutamente questo percorso se non è perfettamente asciutto.













Qui la traccia gps

2 commenti:

  1. Ma no dai non esser così drastico... forse che ti paga il tuo rivenditore FAT???? ;)
    http://www.ironelli.it/sport/passo-vezzena-santa-giuliana-mountain-bike-2008/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente se scendi come Brumotti non ti serve la FAT ma puoi anche usare una Colnago da 7 Kg (salvo poi buttarla in discarica quando arrivi a Santa Giuliana). Per i comuni mortali, però, usare una gomma anche da 2,4 magari su una front o una da 4 fa la differenza fra divertirsi in relativa sicurezza o scendere a piedi e rischiare di farsi male ogni volta che si prova a salire in sella.

      Elimina