mercoledì, giugno 25, 2014

Giro Marzola e arrampicata a Lamar

Questa mattina dovevo essere di ritorno alle 10 per andare al lago di Lamar con le figlie: il tempo sembrava buono e allora alle 7 ero già in bici a provare la nuova 29": in discesa sono decisamente soddisfatto!

Poi al lago il tempo non è stato tragico come da previsioni di meteotrentino: grazie al fresco eravamo al lago da soli (sembrava un giorno feriale di ottobre) ma comunque siamo riusciti ad arrampicare e perfino a fare un bel bagno senza vedere i temporali previsti.

 Erica, come al solito, passa senza toccare un chiodo dove io ho usato le staffe.









lunedì, giugno 23, 2014

Tamazol

Oggi tempo a disposizione limitato: rientro alle 10:30. Allora, sveglia presto e giro del Tamazol: purtroppo l'alba è stata nebbiosa (contrariamente alle previsioni) e quindi non si prestava alle foto.

Comunque il Tamazol è sempre una gran bella  discesa!
Molto positiva la prova della nuova Cube29 2014, presa in sostituzione della precedente prendendomi del capriccioso anche dal titolare del Sanvit. Rispetto alla precedente, decisamente migliorati i freni (da Formula a shimano XT e la forcella (da rockshox SID a Fox con perno passante).
Si apprezza notevolmente anche la trasmissione nuova molto più fluida e scorrevole.
In salita pare buona come la precedente: certo, salendo in velocità dietro a Giuli, arrancavo un pò e qualche ripensamento sulla bici elettrica l'ho avuto. Ma va bene così altrimenti cosa posso comprare nel 2015?

sabato, giugno 21, 2014

Pizzo alto - Portela

Che sia nostalgia? Un pomeriggio libero e la scusa per fare un giro in moto: vado a vedere la Valcava il primo giorno d'estate.
 Dalla portela si potrebbe ancora fare qualche curva; e scendere senza picozza è stato piuttosto avventuroso!
 L'Erdemolo pieno di neve come anni fa: riuscirà a superare l'estate?
 Il pendio del Pizzo alto ancora sciabile fino al lago.
 Certo così sarebbe un'altra cosa .....
 Le ultime cornici attaccate alla cresta lottano contro la calura dell'estate





 Qui non è rimasto più niente: speriamo nella prossima stagione!


Funivia del Renon

Giretto mattutino tranquillo: salito con la nuova funivia tecnologica del Renon, sentiero fino a Colalbo, ritorno a Soprabolzano, capuccino e strudel, discesa fino a Bolzano. Giornata stupenda, grandi panorami e colori bellissimi. Peccato che molti sentieri hanno un divieto di bici con tanto di legge provinciale: bisognerà rispettarla?











venerdì, giugno 20, 2014

Bici elettrica e passo Pennes

Ieri ero da solo e dovevo andare a ritirate la bici in riparazione da Sanvit e allora: giro in bici da corsa.
Posteggio alla funivia del colle a Bolzano e su per la ciclabile fino al Brennero. Ritorno sui miei passi fino a Vipiteno e poi salgo al Pennes. Verso la fine ero piuttosto provato: non riuscivo più neanche a tenere il minimo sindacale della bici da corsa dei 10 Km/h e avevo ancora un rodino e poi avrei dovuto spingere ...
Turbe di motociclisti mi sorpassavano velocissimi suscitando una certa invidia. Al passo ho visto la Madonna.

Poi, per fortuna, i 50 Km mancanti erano di discesa lungo la Talvera
Ritornato al furgone, piuttosto provato, incontro Ruth: alle 17 era di partenza per un giro serale al Forcellone.
(che abbia smesso di sciare troppo presto?)
Certo che in questa stagione bisognerebbe essere onnipresenti: anche ad essere liberi 7gg su 7 bisognerebbe essere contemporaneamente in bici, a sciare, in canoa, in un canyon, ad arrampicare, ecc. e magari anche avere una copia di se stessi che resta anche in famiglia.


Poi sono andato al Sanvit e, dovendo aspettare un'oretta la preparazione della mia bici, spinto da curiosità ho chiesto di provare la bici elettrica.

Fantastica: innanzi tutto ho capito che potrò andare in bici fino a 90 anni. Poi ho iniziato a pensare se ha senso vedere la Madonna per fare un giro un pò lunghetto o dover recuperare fra un giro e l'altro anche se sei libero e il tempo è bello. Insomma sono uscito pieno di dubbi su se abbia senso, a 55 anni suonati, insistere con una bici a sola trazione muscolare, spendere cifre assurde per togliere 1 paio di Kg di peso a prezzo di avere anche un mezzo delicato e soggetto a rotture, vivere come un monaco vegano e farsi una centrifuga di rape rosse a colazione ....
Con questa bici da 20 Kg, ti accorgi del peso solo se devi scavalcare uno steccato, anche se sei finito ti pare ti abbiano trapiantato le gambe di Pantani. In salita, sia scorrevole che tecnica, è impareggiabile, in discesa impegnativa, avendo il baricentro molto basso, ti pare di guidare una 29" normale.
Ha senso aspettare un significativo calo delle forze per dotarsi della nuova tecnologia? I dubbi sono sempre più consistenti.

martedì, giugno 17, 2014

Roen

Bellissima gita che, forse per la prima volta nella stagione, non ha fatto rimpiangere gli sci.
Partenza con calma alle 8 e 30 a san Michele appuntamento con Cioffi (altro che le levatacce che impone lo sci in questa stagione) e avvicinamento fino al Sanvit a Appiano per manutenzione al 29".
Iniziamo a salire puntando la coma del Penegal fra castelli e campagne curatissime.



Raggiunto il limite del bosco, attraversiamo per sentiero ombroso verso sud in direzione della strada della Mendola. Con un piccolo tratto a piedi attraversiamo le buche di ghiaccio, un ghiaione che deve aver ricoperto una cavità dal quale esce dell'aria raffreddata da un particolare fenomeno di espansione che fa si che ci sia il ghiaccio e a una meravigliosa arietta a 10 gradi tutto l'anno nonostante si sia su un pendio esposto ad est a neanche 600 metri di quota.
Sui 10 Km mancanti alla Mendola il vegano parte con un ritmo per me impossibile: reggo i primi 5 Km ma poi la pagherò strisciando sulle rampe che portano al rif. Oltradige. (secondo lui è merito di una centrifuga di barbabietola rossa che tracanna a colazione, secondo me trascura una variabile ben più importante: sono mesi che non va a lavorare!)

Al rifugio pasta aglio e olio da Brunetto e, con un'oretta di pausa, mi riprendo per affrontare dignitosamente le rampe per andare in cima al Roen dove Cioffi si addormenta come ad una serata di dispositive ronfando per 3 quarti d'ora





Sulla stupenda discesa la magica barbabietola non pare avere effetto: forse ci vorrebbe una grappetta per stimolare il coraggio.





Caldaro
Testa Nera
Discesa magnifica: otre 35 Km di sentieri e sterrati che, se non sono paragonabili alla polvere, reggono senza dubbio il confronto con la neve che mi aspetto di trovare adesso!




Fantastico giro di 61 Km con 2200 metri di dislivello: e la resistenza sta migliorando: ero molto più cotto all'arrivo alla Mendola che a fare scatti sulle contropendenze finali!