mercoledì, febbraio 28, 2018

Cima d'Asta

Questa notte una piccola nevicata e il rumore dello spazzaneve in strada mi avevano scoraggiato: non mi sembrava possibile andare a cima d'Asta con l'ondata di gelo Burian e in più tempo incerto e neve fresca sulle strade. In realtà ho avuto l'atteggiamento di un romano che si spaventa per due fiocchi di neve. Invece del furgone abbiamo preso la panda 4x4 e, con mezzora di ritardo per indecisioni, siamo partiti alla volta della val Malene. Nell'ultimo tratto per arrivare a malga Sorgazza, la panda ha dato il meglio di se portandoci agevolmente al posteggio incredibilmente oggi tutto per noi. Delle nebbie della valle non c'è più traccia e il cielo è perfettamente azzurro. Quasi caldo: oggi -12°C alle 9.30. La forestale è tracciata fino alla stazione a valle della teleferica per il rifugio Brentari, poi tutto per noi. Con traccia abbastanza impegnativa abbiamo risalito i pendii prima all'ombra al gelo e poi, al sole, quasi caldo fino al rifugio. Poi la salita si fa meno impegnativa fino alla forcella che permette di scendere nel vallone che sale dalla forcella Regana. Si scende con gli sci sullo zaino e picozza in mano un canale ripido ma di neve morbida e poi si riprende a salire gli ultimi 250 metri. Un tratto duro ci costringe a salire a piedi e poi si arriva in cima sempre al di sopra del mare di nubi da cui spuntano solo le cime più alte. Sembra di essere in aereo. Non c'è vento e riusciamo anche a mangiare qualcosa in cima. Discesa entusiasmante su polvere leggera interrotta solo dalla faticosa risalita alla forcella che ci riporta verso il versante del rifugio Brentari. Solo poco prima del rifugio si entra nelle nebbie gelide e la visibilità diminuisce e solo nei tratti al sole più in basso la neve si è fatta più pesante. Una delle migliori sciate della stagione.

























Rifugio Brentari
















Discesa per portarsi sui pendii finali





Il Conte Moro













Il bivacco in cima



Il Cimon della Pala emerge dalle nebbie




Risalita al ritorno