sabato, aprile 18, 2020

La fine: non andrà tutto bene

NON ANDRA' TUTTO BENE

Non fa male tanto l'assurda situazione attuale,
-  i divieti di muoversi all'aria aperta identici dal paesino alla metropoli,
- il considerare come un criminale chi si fa una corsetta o osa montare su una bici invece di vedere dove sono le vere responsabilità di questa situazione disastrosa,
- l'acritica accettazione di queste terribili limitazioni da parte della maggioranza,
- l'essere relegati in casa dando per scontato che siamo degli irresponsabili e non siamo in grado di evitare comportamenti pericolosi,
- l'ossessiva ripetizione col gli altoparlanti degli obblighi di restare in casa,
- il fatto che andare a comprarsi le sigarette sia stato considerato prioritario rispetto all'attività fisica all'aperto.
Queste cose, prima o poi passeranno con il virus.

Quello che preoccupa è il dopo.
 Se  prevarrà  il concetto, caldeggiato dalla maggioranza  manovrata, cattiva e invidiosa,  che  non si può più andare in montagna perchè  si potrebbe aver bisogno del soccorso e dell'ospedale (servizi che comunque abbiamo sempre profumatamente pagato con tasse e assicurazioni)  sono finiti l'alpinismo e qualsiasi forma di avventura e ci ritroviamo nella peggiore unione sovietica.
Non si potrà più vivere ma si sarà costretti solo a sopravvivere.

E in tutto questo il blog muore di coronavirus (ma di più per come il problema è stato gestito)

Ne danno il triste annuncio Andrea e gli amici e compagni di avventure che sarà vietato vivere