Bellissima traversata di tutta l'Alpe di Luson partendo da Bressanone sud. Siamo saliti dalla fresca valle di Eores, poi con un bel tratto di sentiero(dove rompo una prima volta la catena) ci siamo collegati alla strada per passo Erbe purtroppo disturbati dalle moto. Dal passo abbiamo preso le indicazioni per il rifugio Monte Muro. Dopo un'inevitabile perdita di quota e una faticosa risalita sotto il sole cocente siamo arrivati al rifugio senza nessuna voglia di salire la non lontana cima del monte Muro. Ed è stata una buona scelta: dal rifugio parte un bellissimo ed entusiasmante sentiero, interamente ciclabile che porta fino al passo di Luson. Ricaricati non prendiamo neanche in considerazione l'idea di scendere a Luson per il sentiero 13 e risaliamo con un ultimo tratto a spinta il col da Le. Aria fresca e un bellissimo panorama a 360°. Continuiamo per il sent. 10 per il Glittner see (paurosamente secco per essere all'inizio della primavera) e con vari saliscendi (seconda rottura della catena: da qui in poi decido di spingere sulle salite più ripide per non rischiare di rimanere a piedi), arriviamo al colle di San Giacomo. Iniziamo a salire a spinta rassegnati quando un e-biker ci dà l'ottimo consiglio di aggirare il colle per una serie di forestali che con poca salita ci permettono di aggirare sempre in sella l'ultimo grosso ostacolo. L'altopiano prosegue ancora vastissimo e dopo parecchi Km incontriamo il primo rifugio aperto, il Rastener Hutte, dove ci ricarichiamo con un fantastico strudel. Di qui in poi il percorso sembrerebbe in discesa e non ci resta che trovare un bel sentiero per non sprecare il dislivello su asfalto. Nei pressi del posteggio chiediamo ad un biker che ci dice che non c'è che scendere per asfalto. Probabilmente abbiamo chiesto alla persona sbagliata perchè, poco dopo, troviamo l'imbocco di un sentiero bellissimo a fondo morbido che ci permette di fare un grande taglio della strada. Tornati sull'asfalto scendiamo per un tratto comunque bello e panoramico fino a nuove indicazioni per Natz. E qui un altro lungo tratto di sentiero con brevi tratti anche molto impegnativi fino ad un ponte sospeso sulla Rienza. Qui, pensavamo di aver concluso le fatiche scendendo lungo il torrente e, invece, ci aspettano oltre 200 metri di dislivello a spinta fino a Natz. Di qui siamo scesi all'abbazia di Novacella e rientrati per ciclabile lungo l'Isarco. Dopo 11 ore chiudiamo il giro con grande soddisfazione.
Lungo la valle di Eores
Tratti di sentiero curatissimo prima di passo Erbe
Qualche guado, niente a che vedere con la discesa del
Leno
Passo Erbe: l'unico punto trafficato dell'intero giro con il panorama della nord del Sass da Putia
La strada per il rifugio Monte Muro
Il fantastico sentiero per il passo di Luson
Verso le vette della val Aurina
In cima al Col da Le
L'Antelao
Il Glittner see paurosamente secco
Sopra la Turnercamp, sotto il Collalto
Il Rastener Hutte
Sopra il Sass da Putia, sotto la Grande Mesule
Il ponte sulla Rienza
Arrivo a Natz
Novacella