Oggi bici da corsa: le previsioni danno una giornata bigia al mattino in miglioramento nel corso della giornata. E in effetti non è stata una giornata fotografica. Parto questa volta da Borgo (altrimenti l'obiettivo potrebbe essere troppo lontano) ciclabile fino a Grigno e poi salgo a Castel Tesino. Su verso Celado e poi devio verso Arina (strada addocchiata nel giro precedente) dopo qualche km la strada si fa sterrata e con fondo piuttosto sconnesso. Con le gomme a 7 atm si salta non poco anche a 15 Km/h. Per fortuna dopo 1 km ritorna l'asfalto ma non è proprio liscio: si vede che non sono strade con manutenzione PAT: buche e rappezzamenti permettono di arrivare al massimo a 20 Km/h per non rischiare di tornare con la bici in mano. Ad Arina il fondo migliora un pò ma siamo ancora lontani da un'asfaltatura trentina e arrivo in fondo alla valle decisamente vibrato. Attraverso il Cismon e inizio a risalire il Croce d'Aune: i primi 10 Km salgono dolci ma gli ultimi 3 si fanno sentire. La discesa a Pedavena per fortuna è liscia! Poi, piacevole sorpresa, si prosegue fino a Fonzaso su un percorso segnato per bici con poco traffico e bell'ambiente collinare. Qui mega panino (non proprio da vegano) e poi rientro via scale di Primolano con grande sudata per il clima estivo. Alla fine 125 Km e 2080 metri di dislivello in 6 ore. Oggi le gambe non giravano un gran che: probabilmente colpa della corsa con Erica della sera prima: correre non mi fa bene.
martedì, settembre 30, 2014
lunedì, settembre 29, 2014
Da Fleres a Obernberg
Fantastica traversata con tempo perfetto. Salita su comode sterrate, traversi esposti e panoramici, sentiero tecnico in discesa al finale, lunghezza giusta (anche se non tutti sono d'accordo): insomma una gita che si contende con la Val Mora il titolo di migliore dell'anno. Forse l'unico difetto, sono i primi 200 metri di discesa dal Portjoch, assolutamente non ciclabili. Al ritorno, siamo persino riusciti ad evitare l'ora a spinta per evitare i prati del contadino cattivo che insegue i ciclisti col forcone di cui parlano diverse relazioni: abbiamo incontrato un biker del luogo che ci ha detto che è morto due anni fa e ci ha guidato per una bella mulattiera ciclabile fino in cima al Sattelberg. Infine il sentiero "veloce e scorrevole" consigliato da Nonnocarbo è bellissimo ma, in alcuni tratti, non proprio elementare e ci ha fatto pensare che, forse, per noi è meglio evitare quelli che definisce sentieri tecnici e impegnativi.
L'Accla
Il Lago di Obernberg: da qui, al Portjoch, purtroppo si perdono 200 metri di quota a piedi
L'Olperer
Risalita al Sattelberg al limite della pedalabilità (sprattutto dopo 2500 metri di dislivello)
La Spina del Lupo
Dopo il Sattelberg qualcuno inizia a lamentarsi per la lunghezza del giro
Il sentiero veloce e scorrevole di Nonnocarbo
Con il ristagno degli inquinanti, meno si sta in fondo valle, meglio è!
La Punta Bianca
L'Accla
Il Lago di Obernberg: da qui, al Portjoch, purtroppo si perdono 200 metri di quota a piedi
L'Olperer
Risalita al Sattelberg al limite della pedalabilità (sprattutto dopo 2500 metri di dislivello)
La Spina del Lupo
Il sentiero veloce e scorrevole di Nonnocarbo
E il giorno dopo, nonostante gli oltre 2600 metri di dislivello e più di 7 ore in sella non ho disdegnato un giro della Marzola al mattino
e una passeggiata al rifugio Tonini nel pomeriggio.
Seguirà il filmato, quando avrò tempo di montarlo ...
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