martedì, dicembre 01, 2015

Dal lago di Castel Toblino al rifugio Croz dell'Altissimo.

Avvicinandosi l'inverno e con il freddo della settimana scorsa, ho pensato di partire dalla conca di Toblino nota perchè c'è il bosco di lecci più a nord d'Europa e, quindi, per il clima più mite. Da santa Massenza mi sono subito scaldato sulle rampe per Lon e neanche nel tratto piano prima di Ranzo ho avuto molto freddo. Solo quando ho svoltato sul versante all'ombra dietro il Gazza ho dovuto vestirmi un pò, ma già al lago di Molveno la temperatura era più che accettabile. A Molveno ho imboccato la val delle seghe che, con tratti a pendenza piuttosto impegnativa, permette di arrivare al rifugio Croz dell'Altissimo. Di lì sono andato al Pradel per il bellissimo ed espostissimo sentiero scavato nella roccia. (fantastico percorrerlo senza incontrare nessuno: in stagione, ma anche nei giorni festivi, è pieno di escursionisti e, quindi, non è così godibile). Anche la discesa ad Andalo in velocità non è stata assolutamente fredda come la settimana precedente. Da Andalo ho imboccato il sentiero per Molveno che corre sulla sinistra orografica (anche qui magicamente senza incontrare nessuno) e poi ho imboccato la passeggiata lungo lago sul versante opposto a quello dell'andata col tracciato sempre meravigliosamente libero. Da Nembia, poi, sono sceso a Deggia e sono rientrato a Ranzo per il percorso del sentiero san Vili. (bello, con tratti esposti, e che, però, costringe a qualche breve tratto a spinta.) Da Ranzo, poi, ho concluso il giro con una picchiata velocissima lungo la gola che porta a Toblino. Anche se siamo in Dicembre un gran bel giro: 1900 metri di dislivello e 60 Km. 


La strada Vezzano Ranzo e il lago di castel Toblino

Ultimi colori autunnali a Molveno

Il Croz dell'Altissimo sopra, e. sotto la val Perse


Molveno

Il campanil Basso.





Le gole del Limarò


Qui in evidenza il tracciato esposto del sentiero san Vili (percorrendolo, essendoci un pò di vegetazione, non sembra così aereo). Il percorso del san Vili è quello in basso, sopra c'è il tracciato della strada Ranzo-Nembia.
Uno strano fiore fuori stagione: che venga già primavera senza inverno?

Chiesetta di san Vili prima di Ranzo



2 commenti:

  1. Bellissimo giro, non ho mai fatto la parte terminale dove sei sceso dal lago di Molveno per risalire lungo il sentiero di san Vili fino a Ranzo.
    Complimenti, dal sempre più fermo. giamba.

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    Risposte
    1. Dai che per quanto tu stia fermo sei sempre fortissimo!
      Comunque, se ti avanza una mezza giornata sempre a disposizione.
      Potremo fare Ranzo, passo S. Giovanni Molveno e rientrare dal sentiero san Vili. In una mattina lo facciamo tranquilli.

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