sabato, luglio 23, 2016

Traversata Ortigara

La mattina nuvole basse e il radar dà già piogge sul Garda. Ormai siamo d'accodo per le 6 e 30: intanto ci troviamo poi propongo qualcosa di più corto.Verso est il tempo sembra meglio e tutti sono super motivati. Non posso tirarmi indietro: si parte. Male che vada eviteremo la discesa di porta Manazzo che non è esattamente consigliabile quando è bagnata. Partiamo da Borgo lungo la rilassante ciclabile fino a Selva e poi su per la lunghissima strada percorribile solo in salita dalle bici (misterioso provvedimento del comune di Grigno) ormai da qualche anno purtroppo asfaltata. Dopo uno strudel a Marcesina inizia la traversata finalmente su sterrato. Il cielo è sempre più nero ma gli amici ottimisti pensano a 4 gocce come nei giorni precedenti. Fa caldo ed è molto umido e proseguiamo. Dopo un pò iniziano le rade gocce previste ma in più il cielo è sempre più nero e si sentono tuoni sempre più vicini e frequenti. Penso di scappare verso Asiago per poi attraversare più in basso (dove la pioggia è meno fredda e si è meno esposti alle scariche che sulle coste fuori dalla vegetazione sopra il Bivio Italia). Sbagliamo strada e riproviamo a riportarci sul giusto percorso sperando di incontrare qualche riparo prima del temporale sempre più vicino. Ad un certo punto arriva: pioggia fredda e fortissima: in 30 secondi siamo fradici e non c'è che correre quasi alla ceca lungo un sentiero che sempre più spesso ci costringe a scendere. Ad un bivio sbagliamo strada ma la nostra unica preoccupazione è non fermarci per non congelarci. Dopo una buona mezzora di acqua torrenziale finalmente una pausa. Facciamo il punto con il GPS: abbiamo sbagliato. Dobbiamo tornare indietro per un lungo tratto. Ritrovata la strada dopo un pò la pioggia riparte fortissima e mista a grandine. Siamo indecisi se tornare sui nostri passi o proseguire: tornare sarebbe quasi tutto discesa ma sono talmente congelato che non riesco neanche a pensare a più di un'ora di discesa  sotto quella pioggia gelida: decidiamo di continuare: almeno siamo in salita e ci si scalda. Poi, prima o poi smetterà. E in effetti smette e vestito con tutto quello che ho portato in salita riesco a scaldami. I problemi arrivano quando la salita finisce e si deve scendere. Bobo scende rapido assolutamente indifferente al freddo, io e Marco molto più incerti, con una sensazione di fragilità da ipotermia. Finalmente la discesa finisce: si risale verso bocchetta Portule e riusciamo a scaldarci. La discesa successiva non è più cosi gelida. Risaliamo poi a Porta Manazzo e, dopo un degno panino alla malga, decidiamo di provare lo stesso a scendere da porta Manazzo. Con un pò di attenzione alle radici e a qualche sasso viscido riusciamo a divertirci al punto che, una volta in val di sella, abbiamo ancora voglia di cercare una discesa sterrata. Troviamo il sentiero don Cesare. all'inizio bellissimo, ma poi, interessante ma decisamente poco ciclabile. A Borgo torna il sole ed il caldo dell'estate. Tre ore prima non l'avrei mai detto, ma concludiamo il giro con 3 palle di gelato.

Salita a Marcesina


 Persi sotto il diluvio




 Bocchetta Portule


 Porta Manazzo



 Discesa dal sentiero "Don Cesare", all'inizio molto bello, poi con parecchi tratti da fare a piedi



Qui la traccia su wikiloc

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