giovedì, agosto 03, 2017

Lago di val Agola





Dopo l'incidente al  Toraro di due giorni fa mi sono fatto un giorno di riposo. Inspiegabilmente, su un tratto in leggera discesa della salita al monte Maggio, mi sono trovato in terra. Sarà stato il caldo e le mani sudate con scarsa presa sul manubrio, sarà il non aver recuperato il giro del giorno precedente, fatto sta che sono caduto, senza casco, a quasi 30 km/h, su un terreno molto sassoso sbattendo violentemente la testa. All'inizio mi sono spaventato per il sangue abbondante, poi, lavando il tutto con la borraccia, mi sono fatto una foto e ho visto che, a parte un bernoccolo, me la ero cavata bene. (considerato anche il fatto che, come spesso, ero da solo)
La sera però, a freddo, mi sentivo tutto pesto per cui ho pensato fosse meglio fare una giornata al lago.



Il giorno di riposo mi ha rimesso a nuovo ma, in questi giorni, bisogna fare i conti con il caldo africano anche in quota che non è esattamente l'ideale per andare in bici.
Quindi, ho pensato di farmi una giornata di spiaggia al lago di val Agola. Salito dalla val d'Algone con calma approfittando dei numerosi tratti ombrosi, ho svalicato sopra malga Movlina e sono sceso per il bel sentiero  al lago. Ho occupato il mio tratto di spiaggia e per un paio d'ore ho alternato sole e bagni. Dopo pochi minuti al sole veniva voglia di tuffarsi come al mare. In discesa già a sant'Antonio era caldissimo e, scendendo la ciclabile della Rendena si vedeva gente che faceva il bagno nel Sarca come nei torrenti corsi. Duro è stato ritornare a Stenico in leggera salita al sole con 35 gradi. Fortuna che ci sono parecchie fontane dove riempire la borraccia e immergersi per ritrovare le forze. Al ritorno, col furgone, mi sono fatto un bagno a Santa Massenza (sempre con temperatura fantastica anche in questi tragici periodi di riscaldamento del pianeta) e, poi, non me la sono sentita di tornare a Trento: sono andato a Lamar e dopo l'ennesimo bagno, mi sono addormentato sull'amaca all'ombra con il piacere dell'ora quasi fresca.

 La cima Valon: l'Orso, probabilmente, quest'anno andrà in letargo per il caldo.
 Malga Movlina



 Care Alto e Presanella: il poco ghiaccio rimasto, ingrigito, si confonde con le rocce.


 La cima d'Ambiez assolata: pare un'altra epoca quando si saliva con gli sci.
 Il lago appare come un miraggio nella calura,






 Super panino e poi un altro bagno: con quest'acqua tiepida sicuramente non mi resta sullo stomaco.


 Le pozze del Sarca calde come i torrenti Corsi.

 La bella sorgente fresca di Stenico

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