Partiti per salire la cima Valbona, oltre i 1800 abbiamo trovato una discreta quantità di neve in parte ventata. Nel passaggio ripido che permette di superare la fascia di rocce sotto i pendii superiori, un grosso accumulo difficile da evitare e su terreno ripido ci consiglia di rinunciare e non correre rischi eccessivi. Provo a salire su una cresta ripida a piedi ma con la neve profonda e inconsistente rende impossibile anche questo percorso. Torniamo giù con bella e inaspettata sciata su neve polverosa fino al sentiero per malga Maggiasone dove ripelliamo per risalire in direzione del passo del Frate. Anche qui l'ultimo tratto costringe a procedere con attenzione fra enormi vecchi distacchi di fondo ma riusciamo a sbucare in cresta un pò a sinistra del passo. Bella la discesa dal passo accanto alla spettacolare guglia calcarea. La neve però qui è ventata e lo scarso contrasto non aiuta. Più piacevole il percorso sul sentiero sotto la malga Maggiasone su un divertente tobobga battuto dai passaggi di chi ci ha preceduto.
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